Palermo, 29 aprile 2021 – La Regione non paga e le imprese edili sono
con l’acqua alla gola. Gli intoppi che hanno fatto ritardare
l’approvazione della legge di Stabilità regionale e del Bilancio di
previsione, entrati in vigore solo lo scorso 21 aprile, hanno
comportato un forte rallentamento e, talvolta, anche il blocco dei
pagamenti delle fatture ai fornitori, comprese le aziende edili che
hanno già eseguito lavori anticipando le spese e che in questo
drammatico periodo vedono così aggravarsi la loro già pesante crisi di
liquidità. E’ un’ulteriore fonte di incasso che viene meno in questo
periodo, in aggiunta ai mancati pagamenti da parte dei Comuni
siciliani che hanno, a loro volta, ricevuto col contagocce i
trasferimenti finanziari da Stato e Regione.
Per questo motivo, con una nota urgente inviata al governatore Nello
Musumeci e all’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, l’Ance
Sicilia lancia un appello affinchè si diano le opportune disposizioni
a tutti gli uffici regionali competenti, mobilitandoli anche con
richiamo di personale dallo smart working, per sbloccare tutti i
pagamenti sospesi da mesi e per recuperare il tempo perduto.
“Vi chiedo di accelerare – scrive il presidente dell’Ance Sicilia,
Santo Cutrone – le procedure di pagamento per non sommare ulteriori
sofferenze al comparto, oltre a quelle già inflitte dall’attuale
emergenza pandemica. Con l’auspicio che in Sicilia si possano
riportare i tempi di pagamento alle imprese nei 30 giorni standard
previsti dalle norme europee e nazionali”.