Covid. A San Martino in Rio (Re) apre il nuovo centro vaccinale all’interno della Rocca Estense. Bonaccini: “Vicini al milione di emiliano-romagnoli completamente immunizzati, con anche il richiamo. Anche qui la conferma del lavoro prezioso fatto nel territorio. Con le forniture previste, vaccinati tutti coloro che lo vorranno entro l’estate”
La struttura ospiterà quattro medici di medicina generale che, ogni giovedì di giugno, vaccineranno i cittadini della fascia 50-54 anni. Con il presidente della Regione il sindaco Paolo Fuccio e la direttrice generale dell’Ausl di Reggio Emilia, Cristina Marchesi
Bologna – Un centro vaccinale allestito proprio all’interno dell’edificio simbolo del paese, la Rocca Estense, nel cuore del piccolo e caratteristico centro storico di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia. Sarà infatti una delle sue sale interne ad accogliere, tutti i giovedì di giugno, i quattro medici di medicina generale del comune, che vaccineranno un target ben preciso, sulla base dell’accordo nazionale: quello dei cittadini tra i 50 e i 54 anni.
All’interno della Rocca, le somministrazioni sono partite già stamani, in occasione dell’inaugurazione del centro vaccinale alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, della direttrice generale dell’Azienda Usl di Reggio, Cristina Marchesi, e del sindaco di San Martino in Rio, Paolo Fuccio.
“La campagna vaccinale procede a pieno: in Emilia-Romagna siamo prossimi al milione di persone completamente immunizzate, con anche il richiamo, dopo aver già superato nei giorni scorsi i 2,5 milioni di somministrazioni complessive, obiettivo che ci eravamo dati per fine maggio- afferma Bonaccini-. I 50-54enni hanno ricevuto la data con l’appuntamento per la vaccinazione, lo stesso succederà questa settimana con i 40-49enni, e stanno partendo le somministrazioni nelle aziende. Con le forniture previste, entro l’estate tutti gli emiliano-romagnoli che lo vorranno saranno vaccinati. E anche qui, oggi, visitando questo centro, si ha la conferma della bontà del lavoro che si sta facendo nel territorio, dagli Hub ai centri di piccole e medie dimensioni. Di questo non mi stancherò mai di ringraziare i sindaci e le Amministrazioni comunali, con cui operiamo in stretto contatto, le Ausl, tutti gli operatori sanitari e i medici di medicina generale. La sanità dell’Emilia-Romagna- chiude il presidente- rappresenta una risorsa preziosa, sulla quale continueremo a investire”.
“La giornata di oggi- sottolinea Cristina Marchesi- è la prova tangibile, concreta, di quanto sia importante la collaborazione tra Azienda sanitaria e medici di medicina generale. In questa provincia c’è sempre stata integrazione e ricerca di soluzioni condivise, nella consapevolezza del ruolo strategico dei medici di famiglia. Il medico di medicina generale è il primo punto di riferimento dei cittadini, è la prima porta di accesso ai servizi sanitari. Per questo- ha aggiunto il direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio- avere i medici di famiglia al nostro fianco in questa vaccinazione di massa, che è un’esperienza unica e straordinaria nella storia della sanità pubblica, ci aiuta e va nella direzione dei servizi di prossimità e nella presa in cura dei cittadini. Ringrazio di cuore questo gruppo di medici e tutti i medici impegnati nella vaccinazione in provincia, per l’ottimo lavoro che stanno facendo e invito tutti ad aderire con fiducia alla vaccinazione per la tutela della salute di tutti”.
“Abbiamo deciso di attivare questo centro insieme ai medici di base, con cui c’è una cabina di regia specifica per far fronte al Covid- spiega il sindaco Fuccio-. Come Amministrazione mettiamo a disposizione lo spazio, all’interno della Rocca, dove i medici potranno vaccinare. Il nostro target, per quanto riguarda i 50-54enni, è di 400-500 persone. Penso sia un buon segnale per tutti, un bene per la nostra comunità”.
La Rocca Estense
Un centro vaccinale allestito in un edificio storico di grande pregio. Dopo essere stata distrutta dal Barbarossa nel 1167, la Rocca fu ricostruita passò ai Roberti di Reggio Emilia. Verso il 1420 divenne dominio degli Estensi, poi dal 1501 a un ramo marchionale degli Este e, dalla seconda metà del XVIII secolo, ai Rango d’Aragona. La struttura a pianta quadrangolare conserva intatta una torre angolare a base quadrata, con merlatura ghibellina