Oltre al premier, Kais Saied ha silurato il ministro della Difesa e la ministra della Giustizia
Il presidente tunisino Kais Saied ha emanato l’ordine che da oggi al 27 agosto è imposto il coprifuoco notturno dalle 19 alle 6 in tutto il Paese. Lo riferiscono i media locali, all’indomani della crisi politica innescata dalla destituzione del premier Hichem Mechichi. La durata del coprifuoco potrà essere rivista dalla presidenza.
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Tunisia, Presidente licenzia Premier e…
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Oltre al premier, il presidente Kais Saied ha silurato il ministro della Difesa, Brahim Berteji, e la ministra della Giustizia, Hasna Ben Slimane. Lo ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale ‘Tap’, citando un decreto presidenziale.
“Lottare contro il golpe”. E’ quanto ha promesso il presidente del Parlamento tunisino e leader del partito Ennahda, Rachid Ghannouchi, dopo che il presidente Kais Saied ieri sera ha sospeso il lavoro dell’Assemblea dei Rappresentanti del Popolo (Arp) e destituito il capo del governo. Assicurando che il Parlamento andrà avanti con il suo lavoro, Ghannouchi ha accusato il presidente di “distorcere la verità”, sostenendo che il “golpe va contro i principi pluralisti e democratici del nostro Paese” e “mina la legittimità del governo e delle istituzioni statali”. “Il presidente non ha alcun ruolo e nessun diritto di interpretare la Costituzione”, ha aggiunto in un’intervista all’emittente ‘Trt’ il leader di Ennahda, affermando che anche se fosse istituita una Corte costituzionale temporanea, “non ricadrebbe in alcun modo” sotto l’influenza di Saied.
ONU – Un appello a “esercitare moderazione, astenersi dalle violenze e garantire che la situazione rimanga calma” è stato rivolto dalle Nazioni Unite alle autorità tunisine e “tutte le parti interessate” dopo la crisi politica innescata dalla destituzione del premier Mechichi e dal licenziamento dei ministri della Difesa e della Giustizia.
Il portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq, in una nota ha quindi espresso “sgomento” per la notizia di un raid da parte delle forze di sicurezza all’interno della sede di Al Jazeera di Tunisi. “Auspichiamo che tutti i giornalisti, compresi quelli di Al Jazeera, possano svolgere il loro lavoro senza subire maltrattamenti”, ha aggiunto.
FARNESINA – “L’Italia segue con grande attenzione l’evolvere della situazione in Tunisia. La portata e la natura delle decisioni assunte nelle scorse ore – si legge in una nota della Farnesina – dovrà essere attentamente valutata. L’Italia esprime altresì preoccupazione per la situazione e per le sue potenziali implicazioni e rivolge un appello alle istituzioni tunisine affinché venga garantito il rispetto della Costituzione e dello stato di diritto”.
“In un momento in cui la crisi politico-economica nel Paese è esacerbata dal recente deterioramento del quadro epidemiologico – prosegue la nota – L’Italia conferma il proprio sostegno a favore della stabilità politica ed economica della Tunisia e ribadisce la propria sincera vicinanza all’amico popolo tunisino”.