SETTEMBRE AL RISO | seconda edizione
Martedì 7 settembre | Laura Mollica
Mercoledì 8 settembre | La Guida Zen
giovedì 9, con replica il 10, settembre | Il viaggio del Meschino
La seconda settimana di programmazione della rassegna Settembre al Riso, ospitata nel cortile del museo di arte moderna e contemporanea affacciato sul Cassaro, a Palermo, offre diversi momenti tra musica e teatro.
Si comincia martedì 7 settembre, ore 21 (ingresso libero), con il recital Cialoma di Laura Mollica, voce recitante e canto. Un percorso attraverso le emozioni, i miti, le leggende siciliane sul mar Mediterraneo e sui suoi personaggi veri e reali, ma anche immaginari e trasfigurati dalla fantasia popolare. Il rapimento della fanciulla a opera dei Saraceni, il viaggio negli abissi di Colapesce, il leggendario personaggio metà uomo e metà pesce, fino alle grotte di Scilla e Cariddi, i mostri marini che rendono tempestose le acque dello stretto di Messina, la descrizione delle fasi più emozionanti della “mattanza”, l’antica e sanguinosa pesca dei tonni. Fanno da coronamento i canti di antica tradizione orale, eseguiti da Laura Mollica ora a voce libera, ora sulle suggestive percussioni di Daniele Schimmenti, ora inglobando la piccola formazione, diretta da Giuseppe Greco, che partecipa alle chitarre. Il racconto di Laura Mollica, in prosa e in versi, è il racconto di una“femmina di mare”, sirena, cantastorie, madonna che sa anche assumere caratteri virili, nella descrizione dei preparativi della pesca dei tonni, allorquando i palascarmi si “arrunzano” per disporsi correttamente in mare. Lo spettacolo si sviluppa attraverso frammenti:il canto e le storie si succedono senza soluzione di continuità, proprio come le infinite emozioni, che solo il mare riesce a dare.
Cialoma è anche uno spettacolo multimediale, con l’integrazione di immagini all’interno di un percorso narrativo, tra favola e nuda realtà.
Mercoledì (8 settembre) una serata all’insegna della tradizione Zen. Si comincia alle 18,30 con la presentazione del libro Se respiri stai danzando (edizioni Lindau) di Annamaria Gyoetsu Epifanìa. Alle 21,30 La Guida – storie dalla tradizione Zen di Emilio Ajovalasit e a seguire La trilogia del Dharma di Annamaria Gyoetsu Epifanìa. Biglietto: 7 euro. La Guida Zen è una storia, di quelle che disperdono le complessità, che mostrano prospettive inesplorate e rivelano quanto poco scontato sia parlare di cura verso l’altro. E se è di storie che stiamo parlando, è impossibile non intraprendere la via dello Zen, una tradizione che da sempre si serve della narrazione come veicolo di comprensione e risveglio personale. Ma c’è qualcosa, nello Zen, che è difficile da descrivere con le parole: il rapporto tra lo studente e il suo insegnante. È qualcosa che va ben oltre la nostra concezione ordinaria e sfocia nella trasmissione di valori e pratiche “cuore a cuore”. La Guida è una storia che parla di crescita personale, del percorso che si deve fare per compierla ma, soprattutto, del Maestro inteso come colui che è in grado di mostrarci una direzione diversa rispetto a quella che stavamo percorrendo.
Maestro non è necessariamente una persona: può essere una situazione, un viaggio, una malattia, una perdita, qualcosa che entra nella nostra vita cambiandola per sempre.La Guida racconta, dunque, una storia che racchiude in sé molte storie scavando nelle profondità delle relazioni umane che si basano sulla dedizione verso l’altro e l’arte del dono.
A seguire, la vigorosa eleganza della Maestra e Monaca Annamaria Gyoetsu Epifanìa offrirà al pubblico la performance in tre quadri di danza Butoh. Accompagnata da una seconda danzatrice e da una voce recitante, mostrerà La Trilogia del Dharma, ovvero i tre momenti, sia conseguenti che compresenti nel tempo, del percorso spirituale nel Dharma: la mente confusa, il Samadhi profondo con la percezione della Vacuità, il ritorno al mercato, ovvero lo sguardo della visione chiara e compassionevole sulla vita ordinaria. I tre quadri vengono verranno introdotti dalla lettura di un testo: il primo da un Koan della tradizioneZen, il secondo dal Sutra del Cuore della Prajna Paramita, il terzo dal testo della canzone Itsumo Nando (Sempre con me), colonna sonora del quadro stesso. Questa performance, preziosa e unica perché donata da una professionista, solista e prima ballerina che ha danzato al fianco di Carla Fracci e Rudolf Nureyev, si propone di illuminare tre momenti: il caos, la spiritualità, il quotidiano, ognuno espressione del Dharma. Risvegliarsi è restituire verità al dolore, silenzio all’ascolto, bellezza alla gioia di piccoli momenti, nella consapevolezza del loro alternarsi e dell’impossibilità a separarsi l’uno dall’altro.
Giovedì 9, con replica venerdì 10 settembre, è di scena, alle 21, Il Viaggio del Meschino, liberamente tratto dal Guerrin Meschino di Gesualdo Bufalino, con Miriam Palma(voce e percussioni) e Nino Giannotta(chitarra classica). Ingresso libero.
Frutto di una lunga riflessione e lavoro durati anni, il testo di Gesualdo Bufalino trova una felice espressione nella messa in scena curata e interpretata da Miriam Palma. Una triste, amara e poetica riflessione sulla caducità dell’umano, un canto sulla condizione della vecchiaia che azzera tutto, ma tutto ciò non sfocia come sarebbe prevedibile nel nichilismo e nell’inutilità dell’esistenza, bensì ad un inno alla bellezza, al coltivare le passioni che rendono dolce e fragrante la condizione esistenziale. Il vecchio cantastorie – nonostante la vecchiaia e la rigidità del corpo – viene preso dal fuoco dell’arte e, rinvigorito, comincia a raccontare rimanendo lui stesso ipnotizzato dalle sue parole, grazie alla forza del racconto e del canto, che hanno in sé un grande potere taumaturgico. Un melologo intenso che rimanda spesso alla cadenza del “cunto” siciliano. Piccole epifanie appariscenti, intermittenti, gesti, parole, storie, confluiscono per reinventare il reale, che disciogliendo il contorno delle cose attraverso la forza delle parole le fa brillare, raccontando alcune gesta.
Nella sua lingua arcaica e favolosa il testo mette costantemente in mostra la sua natura di fiaba cavalleresca riscritta dal “vecchio puparo” in chiave esistenziale: un viaggio alla ricerca delle proprie origini. Replica venerdì 10, sempre alle 21 (ingresso libero).
La rassegna, giunta al suo secondo anno di vita, è promossa dall’Assessorato regionale ai Beni culturali, fortemente voluta dall’assessore Alberto Samonà in collaborazione con il Museo Riso e CoopCulture. Tutti gli appuntamenti iniziano alle 21 (in caso contrario, è indicato l’orario diverso). Si entra solo con green pass o tampone negativo effettuato entro le 48 ore precedenti. Per gli spettacoli a ingresso libero, si entra fino ad esaurimento dei 180 posti disponibili.
I biglietti degli spettacoli a pagamento si acquistano su www.coopculture.it.
PROSSIMI SPETTACOLI. Chiudono il weekend della seconda settimana di programmazione della rassegna Aedi con Salvo Piparo ed Egle Mazzamuto, sabato 11 settembre, e il progetto I Cantastorie, domenica 12 dalle 9 alle 18, giornata conclusiva della più ampia manifestazione Carretto Icona dell’Identità siciliana.