Circa 2mila lavoratori di Alitalia hanno bloccato la Roma-Fiumicino e sfondato un blocco delle forze dell’ordine. Otto agenti sono rimasti feriti.
“Quando è stato autorizzato il corteo, ci hanno messo a fare un cordone di sbarramento. Eravamo in otto, loro in duemila. La testa corteo, altre due squadre, anticipava e quando i manifestanti sono venuti verso di noi, decidendo di deviare da quello che era il percorso prestabilito per andare a occupare la Roma-Fiumicino, ci sono venuti addosso. A quel punto le due squadre che stavano facendo la testa corteo hanno cercato di arrivare per arginare il movimento che stavano facendo ma era troppo tardi per bloccarli. A quel punto ci hanno travolto”. A raccontare all’Adnkronos gli attimi concitati di questa mattina, durante la manifestazione di protesta dei dipendenti Alitalia, è Armando Catese, tra gli otto agenti del I Reparto Mobile feriti e sindacalista di Italia Celere.
Ancora al pronto soccorso Aurelio Hospital, per una distorsione al ginocchio e una al collo, dice: “Abbiamo tutti escoriazioni varie, contusioni, perché siamo arrivati a contatto per cercare di bloccarli, ma ne bloccavi uno e ne avevi addosso tre, quattro. Ci strattonavano, cercavano di levarci lo scudo, lo sfollagente. Non abbiamo avuto paura, ma alla fine resta tanta amarezza perché la situazione è stata gestita male. E’ stata data l’opportunità di fare un corteo a persone che stanno perdendo il lavoro, che deviano il percorso autorizzato aggredendo forze polizia che sono lì per lavorare”.
In tutto sono circa 5mila i lavoratori Alitalia che hanno manifestato da questa mattina all’aeroporto di Fiumicino mentre è in corso lo sciopero del trasporto aereo proclamato da tutte le sigle sindacali. Alla mobilitazione contro “il vergognoso piano industriale Ita, supportato da un governo capace di mettere la mordacchia al Parlamento”, spiega in una nota Usb, partecipano delegazioni di altre vertenze in atto, come Gkn, ex Ilva, Atitech e i portuali di Genova e Livorno. Dopo gli interventi davanti all’aerostazione, i lavoratori si sono mossi in corteo verso l’autostrada Roma-Fiumicino, raggiunta nonostante le manganellate delle forze dell’ordine, bloccando il traffico verso l’aeroporto.
“I lavoratori Alitalia – sottolinea Usb – sono determinati a portare avanti la lotta fino a che Altavilla e il governo non ritireranno e ridiscuteranno lo scandaloso piano industriale presentato in ossequio ai voleri di Bruxelles e alla dottrina ultraliberista di Draghi, non a caso omaggiato con una standing ovation dall’assemblea di Confindustria. Usb non lascerà mai soli i lavoratori Alitalia, chiede con fermezza la tutela dei contratti e dei diritti, a partire dal pagamento integrale degli stipendi, dice no ad Altavilla e al suo piano che altro non è se non un esperimento sociale fatto da un’azienda interamente pubblica per smantellare le residue tutele del lavoro”.