Notizia in aggiornamento
Bielorussia complice dell’attacco, li colpiremo con nuove sanzioni”
L’Unione Europea chiude lo spazio aereo alla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina che ha scatenato la guerra tra i due paesi. “Chiudiamo lo spazio aereo Ue ai russi”, dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. “Proponiamo un bando per tutti i velivoli di proprietà russa, registrati in Russia o controllati dai russi. Questi aerei non potranno più atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue”. “Il nostro spazio aereo sarà chiuso ad ogni aereo russo, inclusi i jet privati degli oligarchi”, spiega.
Putin definisce “illegittime” tutte le sanzioni prese dall’Ue contro di lui e getta nel panico Usa e Ue con la notizia di aver attivato l’allerta del sistema difensivo nucleare russo, mentre gli ucraini chiedono ai partner europei di inasprire le misure anti-Mosca e di attivare un embargo immediato su petrolio e gas russi. E questo, dopo aver rivendicato i successi ucraini (“Putin non è riuscito a raggiungere nessun obiettivo strategico. Nessuna grande città è in mano loro”) e dopo aver fatto un bilancio sulle perdite russe (“La Russia ha perso 4.300 uomini”). Attacchi rintuzzati da Mosca con un’altra pesante accusa: “L’esercito ucraino fa uso massiccio di munizioni caricate con il fosforo alla periferia di Kiev”. Ma è senz’altro la minaccia nucleare ad inasprire gli animi.
Stessa misura per Germania, Francia e Belgio. Ue verso il rimborso agli Stati per la fornitura di armi difensive. Da Italia erogazione “immediata” di 110 milioni a Kiev
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Guerra Ucraina-Russia, l’Italia chiude lo spazio aereo a Mosca. È quanto si legge in un tweet di Palazzo Chigi. “L’Italia ha deciso di chiudere lo spazio aereo alla Russia. Oggi al Consiglio Affari Esteri straordinario sosterrò un’azione comune di tutti i Paesi Ue: tutta l’Ue chiuda lo spazio aereo alla Russia”, scrive sul social il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in mattinata ha annunciato una erogazione “immediata” di 110 milioni a Kiev.
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Stessa decisione per la Germania, che ha chiuso il suo spazio aereo ai voli russi in risposta all’invasione dell’Ucraina. Il ministero dei Trasporti ha reso noto che la misure entrerà in vigore oggi alle tre del pomeriggio e durerà tre mesi. Spazio aereo chiuso alla Russia per la Francia. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti Jean-Baptiste Djebbari dicendo che ”la Francia chiuderà a partire da questa sera il suo spazio aereo a tutti i voli e compagnie russe”. ”All’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa risponde con unità totale”, ha aggiunto.
Anche il Belgio ha chiuso il suo spazio aereo a tutte le compagnie russe. Lo ha annunciato su Twitter il primo ministro belga, Alexander De Croo, sottolineando che “i nostri cieli europei sono cieli aperti” ma “sono aperti a coloro che connettono le persone, non a coloro che cercano di aggredire brutalmente”.
I ministri degli Esteri Ue, che si riuniscono questa sera in videoconferenza, dovrebbero decidere l’allargamento a livello comunitario del blocco delle compagnie aeree russe, già deciso dalla “vasta maggioranza, circa i tre quarti”, degli Stati membri. Lo spiegano alti funzionari Ue, in vista del Consiglio di oggi che dovrebbe decidere un terzo pacchetto di sanzioni contro la Russia dopo l’aggressione all’Ucraina.
L’Unione Europea potrebbe inoltre rimborsare agli Stati membri, tramite la European Peace Facility, le forniture all’Ucraina di “armi difensive” da impiegare contro gli invasori russi. Lo spiegano alti funzionari Ue, in vista del nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti di Mosca che verrà discusso questa sera, alcuni Stati membri potrebbero optare per una “astensione costruttiva”, che consentirebbe al provvedimento di passare.
Finora sono 17 gli Stati membri che hanno inviato armi alle forze regolari ucraine, perché si possano difendere dai russi. Su questa materia ci si attende una decisione “chiara e netta” dell’Ue: una decisione simile dovrebbe fornire un “ombrello” Ue agli Stati membri, anche a quelli tradizionalmente più prudenti nei confronti della Russia. I Paesi, comunque, continueranno a fare le proprie scelte in modo “differenziato” su questo tema, con la Polonia in prima fila. E’ molto probabile che il terzo pacchetto di sanzioni preveda ulteriori “misure contro la Bielorussia”, visto il ruolo che sta svolgendo nell’aggressione all’Ucraina.
Domani, inoltre, i ministri dell’Energia si riuniranno a Bruxelles per parlare della “connessione dell’Ucraina e della Moldavia” alla rete elettrica Ue. Sono previste poi, come annunciato ieri sera da Ursula von der Leyen, l’esclusione dal sistema Swift di alcune banche russe e altre misure finanziarie. In valutazione anche disposizioni che colpirebbero la Banca centrale russa, in particolare la “convertibilità” del rublo in dollari ed euro. E’ escluso, invece, che l’Ue possa allargarsi all’Ucraina ora, dato che “l’allargamento richiede l’unanimità e non tutti gli Stati membri sono in linea” su questo.
DI MAIO: “EROGAZIONE IMMEDIATA DI 110 MILIONI A KIEV”
“Ho comunicato al collega Dmytro Kuleba di aver appena firmato la delibera che dispone l’erogazione immediata di 110 milioni di euro al governo di Kiev, come espressione concreta della solidarietà e del sostegno dell’Italia a un popolo con cui coltiviamo un rapporto fraterno”. Lo ha annunciato su Facebook il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio.
“In questo momento l’Ucraina è sotto assedio senza avere una colpa, attaccata con continui bombardamenti dal governo russo. La pace è l’obiettivo per cui tutti noi continuiamo a lavorare ogni giorno e alle armi russe replichiamo con le sanzioni: l’unica via per fermare questa folle guerra. Stiamo mettendo in campo sanzioni sempre più dure e già al Consiglio Affari Esteri di oggi ci prepariamo a discuterne altre”, ha evidenziato il titolare della Farnesina.
“L’Ue e tutti gli alleati devono far fronte comune e continuare a dare grande prova di compattezza. Avanti con determinazione in questa “resistenza europea” alla violenza di Putin”, ha aggiunto.
L’Unione Europea ‘spegne’ i media controllati da Mosca. “Fermiamo la macchina mediatica del Cremlino. Russia Today e Sputnik, controllati dallo Stato russo, e le loro controllate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Vladimir Putin e seminare divisione dell’Unione”, dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles. L’Alto Rappresentante Josep Borrell spiega che verranno “vietate le trasmissioni nell’Ue” di Rt e Sputnik. “Uccidiamo il serpente schiacciandogli la testa”, conclude.
Intanto, come riferisce la Cnn, anche YouTube prende provvedimenti: la piattaforma ha bloccato l’emittente RT dall#Ucraina e ha congelato la capacità della tv di monetizzare i suoi contenuti a livello globale.
NUOVE SANZIONI – “Prenderemo di mira l’altro aggressore in questa guerra, il regime di Aleksandr Lukashenko, che è complice dell’attacco feroce all’Ucraina. Colpiremo il regime bielorusso con nuove sanzioni”. Verranno “bloccate” le esportazioni di “combustibili minerali, tabacco, legno e legname, cemento, ferro e acciaio”. “Verrà esteso anche alla Bielorussia il divieto di esportazioni delle merci a duplice uso, civile e militare, previsto per la Russia”. E “sanzioneremo i bielorussi che sostengono lo sforzo bellico russo”.
MEDIA RUSSI – “Fermiamo la macchina mediatica del Cremlino” auspica la presidente della Commissione europea” dice la presidente della Commissione europea. “Russia Today Sputnik, controllati dallo Stato russo, e le loro controllate non potranno più diffondere le loro bugie per giustificare la guerra di Vladimir Putin e seminare divisione dell’Unione”. L’Alto Rappresentante Josep Borrell spiega che verranno “vietate le trasmissioni nell’Ue” di Rt e Sputnik. “Uccidiamo il serpente schiacciandogli la testa”, conclude.
Il presidente ucraino interviene in un video discorso alla nazione: vogliamo parlare, vogliamo che la guerra finisca ma no a negoziati in Bielorussia perché da lì arrivano missili. “E’ stata una notte brutale, russi hanno colpito abitazioni civili”
Dopo la quarta notte di guerra, stamane il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interviene in un video discorso alla nazione. Il presidente ucraino, maglietta verde militare e bandiera giallo-azzurra accanto, tenta ancora la mediazione con la Russia che giovedì mattina ha sferrato l’attacco per l’invasione del territorio ucraino al confine col Donbass.
Mosca ha annunciato di aver inviato una delegazione in Bielorussa per negoziare con Kiev. Al tavolo sarebbe pronto a sedersi anche il presidente Lukashenko.
L’Ucraina – ha detto Zelensky – è aperta ai negoziati con Mosca, ma non in Bielorussa respingendo così la proposta avanzata dal Cremlino.”Vogliamo questo incontro, vogliamo parlare, vogliamo che la guerra finisca. Varsavia, Bratislava, Budaspest, Istanbul, Baku. Le abbiamo proposte tutte ai russi, ma non Minsk. Qualunque città va bene, ma non quella che ci lancia missili contro”, ha affermato nel video.
Kiev è pronta ai negoziati con la Russia, ma solo in un paese “da cui non partono i missili” verso l’Ucraina e chiede ancora al suo popolo di arruolarsi. L’Ucraina – dice – sta creando una Legione straniera per arruolare i volontari provenienti dall’estero. “Questa sarà la prova del vostro sostegno al nostro Paese”, ha affermato Zelensky nell’appello diffuso da diversi media internazionali.
Il leader ucraino racconta l’ultima notte, la quarta in guerra, dicendo che “È stata una notte dura”, le truppe russe hanno attaccato “zone abitate da civili, Mosca ha sparato sulle abitazioni”, dove non ci sono infrastrutture militari.
Infine dice lapidario il presidente ucraino: “I russi stanno compiendo un genocidio in Ucraina”.
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Con la guerra Ucraina-Russia, si è creata “una legione internazionale” di volontari dall’estero “per la difesa territoriale” di Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, spiegando che “questo dimostra chiaramente il sostegno al nostro Paese” “Ho avuto continui colloqui con i leader mondiali, come emerso parlando con il primo ministro Draghi abbiamo raggiunto un straordinario risultato con l’Italia”, dice ancora Zelensky, riportando le testimonianze di solidarietà ricevute a livello globale. Zelensky si è rivolto in particolare alla Bielorussia augurandole di ” tornare ad essere un paese buono e sicuro”.
Svolta dopo la telefonata tra il presidente ucraino e Lukashenko. I colloqui domani mattina sul confine tra Ucraina e Bielorussia
Guerra Ucraina-Russia. Si terranno domani mattina i colloqui tra le delegazioni russa e ucraina sul confine della Bielorussia. Lo ha annunciato il vice ministro dell’Interno di Kiev, Evgeny Yenin. La decisione di Kiev di inviare una delegazione nel Paese è arrivata dopo la telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko: “Abbiamo convenuto – ha spiegato Zelensky – che la delegazione ucraina si sarebbe incontrata con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat. Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina”.
L’anticipazione dopo la sospensione dal Consiglio d’Europa: “E’ il momento di chiudere ambasciate”
Guerra Ucraina-Russia, l’ex premier ed ex presidente russo, ora vice presidente del Consiglio di sicurezza nazionale, Dmitry Medvedev, anticipa la possibile reintroduzione della pena di morte in Russia per reati particolarmente gravi, dopo la sospensione dal Consiglio d’Europa.
“Non abbiamo un reale bisogno di relazioni diplomatiche. E’ arrivato il momento di chiudere le ambasciate”, ha affermato. “Le sanzioni sono una buona ragione per rivedere le nostre relazioni una volta per tutte con i Paesi che le hanno introdotte, inclusi anche i negoziati sulla stabilità strategica”, ha aggiunto. La Russia, spiega ancora, risponderà al sequestro di denaro di società e cittadini russi all’estero, facendo lo stesso con i fondi di compagnie straniere e stranieri nel Paese.
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Guerra Ucraina-Russia, Trump: “Putin sta suonando Biden come tamburo”
27 febbraio 2022 | 01.57
“Sono l’unico presidente del 21esimo secolo sotto il cui sguardo la Russia non ha invaso un altro paese”
Guerra Ucraina-Russia, “Putin sta suonando Biden come un tamburo, non è una cosa carina da guardare”. Lo ha detto l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul palco del Cpac a proposito degli ultimi sviluppi in Ucraina.
“Sono l’unico presidente del 21esimo secolo sotto il cui sguardo la Russia non ha invaso un altro paese”, ha aggiunto Trump che ha quindi definito “un uomo coraggioso” il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Ucraina, la Russia manda altri carri armati. Colpito anche un sito di rifiuti radioattivi a Kiev
I civili finora uccisi sono almeno 64, secondo l’Onu. Ma per il Governo ucraino sono già circa 200.
La Russia sta facendo entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi.
Lo riporta Cnn mostrando le immagini dei mezzi pesanti russi che superano l’ultimo check point vicino a Belgorod, in Russia, prima di entrare in territorio ucraino nei pressi di Kharkiv.
Le forze russe hanno colpito un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi a Kiev.
Guerra Ucraina-Russia, i leader alleati occidentali (Ue, Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti) si “impegnano a garantire che selezionate banche russe vengano rimosse dal sistema swift. Ciò garantirà che queste banche siano disconnesse dal sistema finanziario internazionale e danneggerà la loro capacità di operare a livello globale”. E’ quanto si legge in una nota congiunta diffusa dalla Casa Bianca in cui si annunciano misure contro Mosca.
I leader alleati occidentali si impegnano inoltre ad “adottare misure per limitare la vendita della cittadinanza – i cosiddetti passaporti d’oro – che consentono ai russi ricchi collegati al governo russo di diventare cittadini dei nostri Paesi e di accedere ai nostri sistemi finanziari”, si legge ancora. E hanno concordato di “rafforzare il coordinamento contro la disinformazione e altre forme di guerra ibrida” da parte della Russia.
Il governo ucraino è “grato” per il nuovo pacchetto di sanzioni che l’Europa, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada hanno varato contro la Russia. Lo ha dichiarato su Twitter il premier ucraino Denys Shmyhal, esprimendo apprezzamento per le restrizioni ad alcune banche russe e agli oligarchi e per la paralisi degli asset della Banca Centrale sui mercati europei.
La Russia ha votato contro la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di condanna dell’aggressione militare nei confronti dell’Ucraina. Essendo membro permanente, il voto russo costituisce un veto alla mozione che quindi non è stata approvata. La Cina, invece, ha deciso di astenersi. Una posizione che viene interpretata come una vittoria della diplomazia occidentale. ”La Russia è isolata”, ha commentato Barbara Woodward, ambasciatrice del Regno Unito presso il Consiglio di sicurezza.
Gli Stati Uniti hanno annunciato che trasferiranno la risoluzione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove la Russia non ha diritto di veto.