Montagna e digitale. Grazie a un nuovo sito infrastrutturale finanziato dalla Regione, 700 abitanti dell’Appennino piacentino saranno raggiunti dai servizi di telefonia e connessione su dispositivi mobili. Lori e Salomoni: “Avanti con il programma di copertura, grazie alla proficua collaborazione pubblico privato”
Installato nel Comune di Farini (PC) un nuovo traliccio che consentirà l’accesso ai servizi di telefonia e Internet mobile
Bologna – Una comunicazione necessaria, sempre più agevole e capace di travalicare confini. Questo per la comunità, le imprese e in un’ottica di sicurezza e sviluppo territoriale.
È quanto succede a circa 700 abitanti del comune di Farini (PC), grazie al progetto per la copertura delle zone in cui non è garantito il servizio di telefonia mobile, attivato dall’assessorato regionale alla Montagna tra le misure strutturali, che si realizza con il supporto tecnico congiunto di Lepida – società pubblica controllata dalla Regione Emilia-Romagna – e TIM.
Grazie a questo intervento, che ha visto la realizzazione di un nuovo traliccio e l’installazione del nuovo impianto, la comunità del comune piacentino può ora accedere ai servizi per la telefonia e internet mobile. In particolare, a Farini sono coinvolte le frazioni di Montereggio, Poggioli, Pesche, Passo Pianazze, Pellacini, Boli, Mareto, Bolderoni, dove il segnale per cellulare era assente o con copertura scarsa: ora dunque non solo le famiglie, ma anche varie attività artigianali, commerciali e aziende agricole possono fare affidamento sul nuovo servizio.
“Avere accesso alla telefonia mobile e alla connessione internet da cellulare significa avere accesso a servizi essenziali per i cittadini- commentano le assessore regionale all’Agenda Digitale e alla Montagna, Paola Salomoni e Barbara Lori -. Senza contare la necessità delle attività imprenditoriali dell’Appennino di usufruire e fornire dei servizi online per essere competitive sul mercato. Grazie alla proficua collaborazione tra pubblico e privato, la Regione sta mettendo gli operatori della telefonia nelle condizioni di offrire i loro servizi non solo nei grandi centri, ma anche nelle comunità sparse dell’Appennino, perché oggi l’accesso a Internet significa, in qualche modo, accedere alla democrazia. Nessun territorio deve rimanere indietro”.
Questo è solo l’ultimo tassello del progetto fortemente voluto dalla Regione per realizzare le prime 28 infrastrutture censite attraverso una collaborazione tra Regione e UNCEM, in grado di fornire l’accesso alla rete in altrettanti siti, ed avviarne ulteriori con un investimento economico di 2 milioni di euro fino al 2021, cui si sommano altri 2 milioni per il biennio 2022-2024. Essenziale il contributo di Lepida, braccio operativo a cui è stata affidata la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, esecutiva, la realizzazione, il collaudo e la successiva gestione dei tralicci tenendo conto della natura pubblica dei siti.
La scelta degli interventi è stata dettata da diverse ricognizioni sul territorio per identificare le aree prive di segnale, iniziate nel 2017 e proseguite sino a novembre 2021. TIM ha prestato la propria disponibilità a partecipare al progetto regionale per ben 25 impianti, fornendo la propria tecnologia per l’attivazione di nuovi servizi mobili.
Lo stato di avanzamento lavori dei siti per i quali è già stata individuata la posizione di realizzazione è visibile sul sito https://cellularimontagna.lepida.it
Carmine Caputo