cyber security e its: il modello nazionale per formare i futuri specialisti in cybersecurity, l’umbria fra le regioni guida
– Si è svolta oggi, nella Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio, si è tenuta la conferenza stampa su “Cyber Security e ITS: da Bologna il modello nazionale per formare i futuri specialisti in cybersecurity”, con in collegamento l’Assessore allo Sviluppo economico, Innovazione, Digitale e Semplificazione della Regione Umbria, in quanto l’Umbria insieme alla Regione Emilia Romagna ha presentato la proposta progettuale pilota per la formazione Cloud e Cyber Security negli ITS per l’Industria e la Pubblica amministrazione.
“Siamo di fronte ad un’emergenza che non possiamo sottovalutare – ha detto l’Assessore regionale umbro – perché se da un lato stiamo di fatto avviando il Paese verso quel grande progetto che è la transizione al Cloud, dall’altro abbiamo una grave insufficienza sul versante delle competenze nella pubblica amministrazione. Se guardiamo ai Paesi che hanno una forte tradizione manifatturiera, la Germania su tutti, sappiamo benissimo che il sistema della formazione duale non è stato un perno del sistema formativo tedesco, ma un perno del sistema economico tedesco: la formazione duale ha sostenuto il modello di quello che è il primo paese manifatturiero in Europa”.
La Regione Umbria ha espresso la volontà e sta lavorando intensamente per essere nel novero delle Regioni guida rispetto alla definizione ed attuazione dei progetti di rango nazionale in tema di sicurezza cibernetica condotti dal Ministero per l’Istruzione e quello per la transizione digitale e che vedono tra i principali partner l’Associazione nazionale degli ITS. La proposta vuole rispondere all’esigenza di aumentare la diffusione delle competenze in ambito Digitalizzazione a livello Paese, attraverso l’attivazione di percorsi formativi professionalizzanti a partire dagli ambiti Cloud Computing e Cyber Security.
“È chiaro che il tema delle competenze sia un tema chiave – ha detto l’Assessore – Questo progetto, best practice, ha come obiettivo il Paese, una sfida che l’Italia che deve affrontare: due amministrazioni, l’Umbria e l’Emilia Romagna, che hanno formalmente due visioni politiche diverse che si uniscono lavorando in sinergia, anche questa una best practice, costruendo un percorso per sopperire a quella che è una criticità comune. Stiamo lavorando – ha concluso – su un progetto di sistema, innovativo, una buona pratica che consegniamo al Governo. Ci auguriamo un maggiore dialogo tra Governo e amministrazioni locali, processo chiave per affrontare questi temi in maniera sistemica”.