Uno smottamento, causato dalle abbondanti piogge cadute, ha interessato il cimitero di Mineo, nel Catanese, causando lo scivolamento di piccole cappelle e loculi.
“Il nostro paese è quasi isolato – dice il sindaco Giuseppe Mistretta – stiamo riuscendo a tenere aperta soltanto la strada provinciale 31, rischiamo di rimanere senza acqua per guasti ai pozzi e decine e decine di famiglie al momento non sono raggiungibili.
Stiamo coordinando gli interventi con la prefettura di Catania.
Il Cimitero? E’ franata una zona che non ha retto alla pioggia e che è difficile da raggiungere. Per il momento dobbiamo pensare ai vivi, poi ai morti”
A
𝙇𝙖 𝙘𝙞𝙢𝙞𝙣𝙞𝙚𝙧𝙖 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙁𝙤𝙧𝙣𝙖𝙘𝙚 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙘𝙧𝙤𝙡𝙡𝙖𝙩𝙖. 𝙎𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙪𝙣 𝙙𝙞𝙨𝙖𝙨𝙩𝙧𝙤 𝙖𝙣𝙣𝙪𝙣𝙘𝙞𝙖𝙩𝙤
𝐍𝐨𝐧 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐚𝐛𝐛𝐚𝐬𝐬𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐢𝐚. 𝐂𝐡𝐢 𝐡𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐯𝐞𝐧𝐠𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐚𝐥𝐯𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐦𝐨𝐧𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐮𝐬𝐭𝐫𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐢𝐜𝐢𝐥𝐢𝐚
Sui social e molti siti di informazione, non solo locali, è stata veicolata l’immagine della Fornace Penna priva del proprio simbolo, la ciminiera. A seguito di un sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale e dalla Protezione Civile Comunale, a margine anche dei controlli per i danni causati dal maltempo, è stato riscontrato che non si è verificato il crollo dell’intera canna fumaria, così come erroneamente riportato in queste ore.
Lo scampato pericolo non significa che bisogna abbassare la guardia. Il Comune e gli sciclitani sono degli spettatori interessati di un disastro annunciato. Nel corso degli anni, tutta la città e le varie amministrazioni comunali, senza distinzioni politiche, hanno sempre fatto presente ad ogni livello istituzionale l’importanza di tutelare questo monumento archeologico industriale, che è stato anche teatro di riprese televisive ed è uno dei simboli della Provincia e del sud-est della Sicilia.
La Regione, attraverso la Soprintendenza, si era attivata per salvaguardare ciò che restava della fabbrica di laterizi bruciata nel 1921. Un iter non semplice e certamente di non breve durata. Nel 2021 la Regione Sicilia aveva stanziato € 534.600,00 al fine di mettere in sicurezza tutta l’area della Fornace Penna. Questo finanziamento non è stato possibile impiegarlo sia perché l’area di intervento è di proprietà privata sia per il contenzioso avviato dai proprietari, che si sono opposti in sede giudiziaria alla prosecuzione dell’iter. Sempre nel 2021, era stato emanato il Decreto regionale di Riconoscimento della Pubblica utilità.
Il mancato crollo (per quanto ancora?) impone una riflessione in capo a chi ha la possibilità di agire per impedire la perdita definitiva di uno dei più importanti gioielli della storia industriale locale e siciliana. A questo punto, l’Amministrazione e la Città di Scicli non possono che richiedere con forza un rapido e risolutivo intervento che sblocchi l’iter di messa in sicurezza per salvare ciò che resta della Fornace.
𝐼𝑙 𝑆𝑖𝑛𝑑𝑎𝑐𝑜