“Una parte del sostegno dell’Ue alla Libia è cercare di stabilizzare la situazione e potenziare le loro capacità di gestione delle frontiere”, alla guardia costiera libica “arriveranno altre imbarcazioni”.
Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Ana Pisonero rispondendo alle domande dei giornalisti sul naufragio di ieri al largo della Libia.
“Non posso dare annunci rispetto alle tempistiche, ma vediamo chiaramente che c’è una necessità di rafforzare la capacità libica, perché non sempre hanno i mezzi” per gestire le frontiere, ha aggiunto, sottolineando che “quando ci sono persone in pericolo è obbligatorio intervenire”. “L’idea che ogni vita persa in mare è una vita persa di troppo e che dobbiamo tutti fare tutto il possibile per evitare che ciò accada di nuovo è sempre nei pensieri della presidente”.
“Smantellare le attività dei trafficanti di migranti è un obiettivo che tutti vogliamo perseguire a livello europeo, sono persone sconsiderate che si stanno arricchendo alle spalle della disperazione e dei rischi che si assumono i migranti per raggiungere l’Europa”. Lo ha detto la portavoce della Commissione europea Dana Spinant rispondendo a una domanda sulla stretta su trafficanti e scafisti prevista nel nuovo decreto legge del governo Meloni. “Si tratta di un obiettivo che molto chiaramente condividiamo tutti”, ha aggiunto. “Ci sono diversi tipi di coordinamento” e “il coordinamento” europeo sui migranti nel Mediterraneo “non include discussioni operative su quali navi debbano intervenire” nelle operazioni di soccorso e “la Commissione europea non ha né le capacità né le competenze per intervenire”, ha spiegato.
E rispondendo alle domande dei giornalisti sul naufragio di ieri al largo della Libia, il portavoce della Commissione europea Peter Stano ha precisato che l’operazione navale europea “Irini non può operare nelle acque della Libia, le operazioni di ricerca e soccorso in acque libiche sono autorizzate solo per le imbarcazioni libiche”. “Le navi di Irini pattugliano un’area determinata dall’accordo dagli Stati membri e questa area non è la rotta principale dei migranti”, ha spiegato, sottolineando che il suo “compito primario” è “vigilare sull’applicazione dell’embargo Ue sulle armi alla Libia”.
Al prossimo Consiglio Europeo non sono previste “nuove conclusioni” sul tema della migrazione ma solo “una discussione” tra i leader, che verranno aggiornati su quanto fatto in queste settimane dalla Commissione e dalla Presidenza di turno svedese. Lo fa sapere un alto funzionario europeo.