Carenze di personale, stipendi bassi, problemi di strutture, mancato rinnovo del Contratto, condizioni di lavoro: oggi presidio regionale Silp Cgil a Firenze (ore 10-12, davanti alla Prefettura in via Cavour). “Il comparto sicurezza è sempre più abbandonato, i problemi dei lavoratori incidono sul vissuto quotidiano dei cittadini, dal Governo servono risposte”
Firenze, 12-7-2023 – Carenze di personale, stipendi bassi, allarme suicidi: il Silp Cgil oggi lancia la mobilitazione per denunciare le criticità di lavoro di lavoratori e lavoratrici della polizia e per chiedere interventi per migliorare la situazione. Previsti presìdi (con volantinaggi per illustrare che i problemi dei poliziotti, la mancanza di risorse e di assunzioni incidono direttamente sulla sicurezza delle persone e sul vissuto quotidiano) davanti alle Prefetture di tutta Italia. In Toscana presidio regionale a Firenze (ore 10-12, via Cavour) e iniziativa territoriale a Pisa. Si tratta solo dell’inizio della mobilitazione, qualora non arrivassero risposte dall’esecutivo.
Al presidio di Firenze sarà presente anche il Silf Toscana, sindacato dei finanzieri, che lamenta problemi simili: “Mancanza di personale, mancato turnover, età media over 40, indennità ferme, straordinari non finanziati. La sicurezza non deve essere né un optional né un lusso, ma un diritto per tutti e tutte”.
Dice il Silp Cgil: “Il comparto sicurezza è sempre più abbandonato: nessuna assunzione straordinaria di personale per compensare i pensionamenti, nessuna attenzione per le condizioni di lavoro e il benessere organizzativo delle poliziotte e dei poliziotti, mentre di pari passi esplode il fenomeno suicidario 28 casi, ad oggi, tra tutto il personale in divisa solo dall’inizio dell’anno. Intendiamo mandare un forte messaggio a Palazzo Chigi perché delle chiacchiere siamo stufi. Le assunzioni straordinarie promesse sono un miraggio, e con una carenza di organico complessiva di 10.000 unità, grazie al combinato disposto con i pensionamenti che supereranno i nuovi arrivi, la Polizia di Stato avrà sempre meno operatori nei prossimi anni. Un problema che riguarda anche le altre forze dell’ordine. A tutto questo aggiungiamo il contratto scaduto e gli straordinari non pagati, il tema delle pensioni e della previdenza complementare/dedicata che viene ignorato cosicché i poliziotti già oggi mal pagati saranno i nuovi poveri in quiescenza, la questione dell’organizzazione del lavoro e del benessere psicofisico che sono completamente ignorate da chi ha responsabilità politiche e di governo. L’unica elemosina regalata ai poliziotti proprio da questo mese di luglio è un emolumento accessorio una tantum per il solo 2023, che dovrebbe compensare il mancato contratto. Parliamo di 24 euro lordi mensili per un agente. Neppure mezzo caffè al giorno. Con una inflazione che viaggia oltre l’8 per cento si tratta di una vergogna e di una offesa per tutta la categoria”.
A Firenze tiene banco anche la questione del Reparto Mobile, una realtà dove operano circa 350 poliziotti che da tempo lamentano gravi problemi di gestione del lavoro e di benessere organizzativo, con turni di servizio e impieghi che costringono spesso il personale a doppi turni, senza che venga garantito il diritto alla consumazione del pasto, sostituito da un ticket pagato dopo molti mesi oltre alla mancata corresponsione dell’indennità di ordine pubblico in maniera raddoppiata. Una situazione che da tempo è stata denunciata alla dirigenza del Reparto Mobile di Firenze: ad oggi non sono state trovate soluzioni concrete. Sia a Firenze che in Toscana ci sono problemi di logistica, mezzi e strutture.