Confcooperative Alpe Adria: tra i primi in Italia per la certificazione sulla parità di genere
L’Organizzazione cooperativa associa il 29% di cooperative femminili, un dato ampiamente superiore alla media italiana
Confcooperative Alpe Adria, l’associazione che rappresenta 395 imprese cooperative delle province di Udine, Trieste e Gorizia, ha conseguito la certificazione per la parità di genere, tra le prime Associazioni datoriali d’Italia a raggiungere questo risultato. «È un traguardo significativo, frutto dell’impegno sul tema della parità di genere profuso dalla nostra Associazione e particolarmente sentito dal mondo cooperativo», commenta Paola Benini, presidente di Confcooperative Alpe Adria, che aggiunge: «L’obiettivo è vedere crescere ulteriormente la quota di imprese femminili e, in particolare, la percentuale di donne presidenti, oggi ferma al 25%, anche grazie a percorsi formativi dedicati e alla diffusione della cultura della conciliazione vita-lavoro». Un obiettivo, quello della crescita delle donne in cooperativa, che secondo un’indagine svolta dalla stessa Confcooperative, è già presente nella pianificazione del 38% delle imprese cooperative.
Anche la presenza femminile nel mondo delle imprese cooperative è cresciuta negli ultimi anni. Oggi le cooperative femminili sono il 28,8% del totale delle cooperative associate, per il 77% concentrate nell’ambito della cooperazione sociale, settore nel quale la componente femminile, sia come numero di socie che di lavoratrici, è nettamente prevalente. Una percentuale, quella delle cooperative femminili, peraltro ampiamente superiore alla media italiana di tutte le imprese, dove secondo i dati dell’Istituto Tagliacarne, le imprese femminili rappresentano il 22% del totale (22,4% in Friuli VG). Approfondendo l’analisi del peso della dimensione aziendale, poi, si può vedere come la media nazionale concentri il 96,7% delle imprese femminili nella classe delle microimprese (0-9 dipendenti) e il 3,1% tra le piccole (10-49 dipendenti). Dati che, nella cooperazione, vedono uno “slittamento” verso dimensioni maggiori, con il 57,8% delle imprese femminili che si colloca nella classe delle medie imprese e il 4,8% tra quelle medie e grandi. Il settore maggiormente rappresentato dalle cooperative femminili è quello dei servizi alla persona che comprende il 54,9% delle imprese considerate. E, a caratterizzare le cooperative femminili, è anche la longevità: il 57,3% ha almeno vent’anni.
«Il percorso di certificazione rappresenta per la nostra Associazione un passo avanti sia sotto il profilo della cultura d’impresa che dal punto di vista dell’attenzione all’ambiente di lavoro e al linguaggio di genere. Non a caso abbiamo scelto di sostenere anche le cooperative nel percorso di certificazione, con un’apposita convenzione con l’ente certificatore», sottolinea Paolo Tonassi, direttore di Confcooperative Alpe Adria.