14 – 15 dicembre | Teatro della Pergola Prima Nazionale
(giovedì, ore 21:30; venerdì, ore 18)
16 – 17 dicembre | Teatro Era di Pontedera
(sabato, ore 21; domenica, ore 17)
Sergio Basile in
IGOR STRAVINSKIJ – HISTOIRE DU SOLDAT
Storia da leggere, recitare e danzare In 2 parti (1918)
libretto di Charles-Ferdinand Ramuz
ballerina Nicole Perfigli
balletto di Siena coreografia Marco Batti
Unconventional Orchestra di Amat violino Alberto Bologni, contrabbasso Barbara Betti, clarinetto Tazio Borgognoni, cornetta Camilla Dragoni, trombone Giorgio Damjanic, percussioni Camilla Cantara direttore Concetta Anastasi
produzione Amat Accademia Musica Arte Teatro Srl
Giovedì 14 e venerdì 15 dicembre, in prima nazionale al Teatro della Pergola, nel Saloncino ‘Paolo Poli’, Sergio Basile è protagonista di Histoire du Soldat di Igor Stravinskij. Insieme a lui, la ballerina Nicole Perfigli, il balletto di Siena con la coreografia di Marco Batti, la Unconventional Orchestra di Amat diretta da Concetta Anastasi.
L’anima, l’ombra, il violino. Un patto che mette in palio la vita stessa, nel suo senso spirituale oltreché esistenziale, per una storia sull’impossibilità dell’uomo di sfuggire al proprio destino.
Lo spettacolo sarà al Teatro Era di Pontedera sabato 16 e domenica 17 dicembre.
Nell’anno finale della Grande Guerra, esule in Svizzera dopo la confisca di tutti i suoi beni a causa della rivoluzione russa, privo di ogni mezzo di sostentamento, Igor Stravinsky pensò all’allestimento di un balletto che potesse essere realizzato con poche risorse. Ispirandosi alle fiabe russe Il soldato disertore e il diavolo e Un soldato libera la principessa di Afanas’ev, concepì la Storia del soldato con lo scrittore Charles-Ferdinand Ramuz, anch’egli profugo.
La scelta di questa nuova versione è isolare alcuni frammenti delle due favole russe e sovrapporle ai discorsi diretti e ai dialoghi, affidandole alla voce del Narratore.
L’opera racconta di un soldato che sta tornando a casa per una licenza; il diavolo lo lusinga e gli sottrae il violino in cambio di un libro che realizza, a suo dire, ogni desiderio. Il ragazzo, allora, si confonde e perde tempo, affetti, in sostanza, tutta la sua vita. La sua esistenza sarà sempre sotto il controllo del diavolo, che alla fine lo rapirà, al ritmo di una marcia trionfale.
Al centro c’è il dramma dello sradicamento: il soldato è metafora dell’uomo costretto a viaggiare da un luogo all’altro, come l’autore e il compositore stessi, lontano dalla propria patria a causa delle guerre.