Incidente sul lavoro a Casteldaccia, Federenergia Cisal: “Sgomenti per quanto accaduto, vicinanza alle famiglie degli operai coinvolti”
Palermo, 6 maggio 2024 – “L’incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un’emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all’incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermitano.
Giovanni Azzara
Stavano eseguendo lavori di manutenzione nel sistema fognario sotto a una cantina vitivinicola. Salvo un settimo operaio che è riuscito ad uscire e dare l’allarme. Aperta un’inchiesta sull’incidente. I corpi ritrovati senza maschere protettive.
Cinque operai sono morti oggi, 6 maggio, mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nel sistema fognario sotto a una cantina vitivinicola a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato soccorso dai vigili del fuoco, intubato e trasportato d’urgenza al Policlinico.
“All’improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito l’allarme. Mi sento un miracolato. Sono sotto choc. Non voglio dire altro”.
A provocare la morte dei cinque operai della ditta Quadrifoglio di Partinico, sarebbero state le esalazioni di gas tossici nella vasca con acque reflue in cui sono scesi per conto dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo per dei lavori di manutenzione davanti alla casa vinicola Corvo di Salaparuta. Un sesto operaio, di cui non si conoscono le generalità, è stato intubato ma è in gravissime condizioni al Policlinico di Palermo.
Un altro operaio, accusati i primi malori, è riuscito a uscire e a dare l’allarme mentre i suoi colleghi avrebbero perso i sensi. Sul posto i vigili del fuoco e le ambulanze del 118.
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Palermo, strage sul lavoro a Casteldaccia: 5 operai morti e uno è grave
Stavano eseguendo lavori di manutenzione nel sistema fognario sotto a una cantina vitivinicola. Salvo un settimo operaio che è riuscito ad uscire e dare l’allarme. Aperta un’inchiesta sull’incidente. I corpi ritrovati senza maschere protettive
I vigili del fuoco intervenuti a Casteldaccia
I vigili del fuoco intervenuti a Casteldaccia
06 MAGGIO 2024 | 15.48
REDAZIONE ADNKRONOS
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Cinque operai sono morti oggi, 6 maggio, mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nel sistema fognario sotto a una cantina vitivinicola a Casteldaccia, nel Palermitano. Un sesto è stato soccorso dai vigili del fuoco, intubato e trasportato d’urgenza al Policlinico.
A provocare la morte dei cinque operai della ditta Quadrifoglio di Partinico, sarebbero state le esalazioni di gas tossici nella vasca con acque reflue in cui sono scesi per conto dell’Azienda municipale acquedotti (Amap) di Palermo per dei lavori di manutenzione davanti alla casa vinicola Corvo di Salaparuta. Un sesto operaio, di cui non si conoscono le generalità, è stato intubato ma è in gravissime condizioni al Policlinico di Palermo.
Un altro operaio, accusati i primi malori, è riuscito a uscire e a dare l’allarme mentre i suoi colleghi avrebbero perso i sensi. Sul posto i vigili del fuoco e le ambulanze del 118.
I corpi trovati senza le maschere
I sei operai tirati fuori dai cunicoli dell’impianto di sollevamento delle acque reflue dell’Amap, dove sono rimasti intrappolati mentre stavano eseguendo dei lavori di manutenzione nella struttura, come apprende l’Adnkronos, al momento dei soccorsi non indossavano le maschere. L’ambiente era “saturo di idrogeno solforato elevatissimo”, dicono i vigili del fuoco che si sono calati nella vasca. Ma “non è escluso che indossassero le maschere e che siano state tolte al momento della tragedia”. Per scoprirlo bisogna svuotare la vasca dai liquami.
Chi sono le vittime
Ecco i nomi dei 5 operai morti oggi pomeriggio a Casteldaccia: Epifanio Assazia, 71 anni; Roberto Raneri 51 anni; Ignazio Giordano, 57 anni; Giuseppe La Barbera e Giuseppe Miraglia. Epifanio Assazia era il titolare dell’impresa Quadrifoglio Group che stava effettuando i lavori.
Il sopravvissuto: “Io miracolato”
“All’improvviso ho sentito i miei colleghi che gridavano, e ho dato subito dato l’allarme. Mi sento un miracolato. Sono sotto choc. Non voglio dire altro”, dice all’Adnkronos il giovane operaio Amap che preferisce non dire il suo nome, sopravvissuto alla tragedia sul lavoro. Il ragazzo con in dosso la tuta gialla dell’Amap ha continuato a camminare su e giù davanti al luogo in cui sono morti i suoi colleghi. Sul posto anche i parenti dei cinque operai morti. Qualcuno piange, una donna grida.
Così all’Adnkronos l’operaio Amap sopravvissuto alla tragedia sul lavoro a Casteldaccia. Il giovane operaio, che preferisce non dire il suo nome, è visibilmente scosso. Indossa la tuta gialla dell’Amap.
Cinque dei sei colleghi sono morti mentre il sesto è stato portato in codice rosso al policlinico. Il ragazzo cammina su e giù davanti al luogo in cui sono rimasti uccisi i suoi colleghi.
Intanto sono arrivati alla spicciolata i parenti dei cinque operai morti, accompagnati fino al posto in cui hanno perso la vita. Qualcuno piange, una donna grida. Sul posto anche il sindaco di Casteldaccia, Giovanni Di Giacinto.