Sono 86.334 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, 1 luglio 2022, secondo i dati e i numeri Covid – regione per regione – del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 72 morti. Nelle ultime 24 ore sono stati processati 316.040 tamponi con un tasso di positività al 27,3%. Aumentano i pazienti ricoverati in terapia intensiva, che sono 264, 3 in più di ieri. Gli ingressi del giorno sono 37. Salgono anche i ricoverati con sintomi: 6.830, si tratta di 238 persone in più rispetto a ieri.
Il ministro della Salute: “La raccomandazione rimane un’indicazione forte”
Covid oggi Italia, Speranza: “Sfida aperta, mascherine raccomandate”
“La sfida contro il Covid è una sfida aperta e io sono tra quelli che ha sempre detto con molta chiarezza che non bisogna abbassare la guardia. Le mascherine sono e restano un presidio molto rilevante, gradualmente siamo passati dall’obbligo alla raccomandazione e la raccomandazione resta un’indicazione forte che il Governo e le istituzioni danno”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, parlando ai giornalisti al termine della visita al carcere minorile di Nisida a Napoli.
“Abbiamo lavorato nella direzione di un graduale cambiamento – ha spiegato Speranza – l’obbligo permane in alcuni luoghi, in particolare nei mezzo di trasporto, nelle strutture sanitarie, nelle rsa e gli ospedali, la raccomandazione resta però in tutte le occasioni in cui possa esserci un rischio. E’ la responsabilità individuale delle persone che deve aiutarci in questa fase”.
“Oggi abbiamo una condizione negli ospedali assolutamente sostenibile, i numeri in terapia intensiva e in area medica sono molto più incoraggianti rispetto anche ai mesi di gennaio o di dicembre. Ma non bisogna pensare che la battaglia sia definitivamente vinta. Bisogna tenere alto il livello di attenzione e io continuo a insistere, è importante che i più fragili e chi ha più di 80 anni facciano subito la seconda dose di booster senza aspettare l’autunno”, ha aggiunto.
“L’autunno – ha detto ancora – ci vedrà avere ancora più armi nella lotta contro il Covid, che resta un problema ma la differenza rispetto alla prima fase è che abbiamo gli anticorpi monoclonali, abbiamo farmaci antivirali e abbiamo i vaccini. Ci aspettiamo per l’autunno un vaccino adattato alle nuove varianti, nelle prossime settimane le nostre autorità scientifiche a livello europeo ci daranno anche indicazioni sulle fasce anagrafiche da coinvolgere, e quindi abbiamo la forza per affrontare l’autunno. Ma la mentalità dev’essere di chi pensa di essere dentro questa sfida, non di chi rimuove o pensa che questa partita sia finita”.