RTL, Rete Toscana Linfomi: il 24 maggio confronto tra i professionisti a Siena
Linfomi aggressivi, studi clinici in corso e nuove proposte, linfomi indolenti ed esperienze a confronto. Sono questi i temi che la RTL, Rete Toscana Linfomi, affronterà mercoledì 24 maggio in un evento che si terrà a partire dalle ore 9:30 all’Hotel Four Points by Sheraton in via Lombardi a Siena. Il comitato scientifico di RTL è composto dalla professoressa Monica Bocchia, dai dottori Alberto Fabbri, Francesco Ghio e Luca Nassi, e dalle dottoresse Sabrina Moretti e Benedetta Puccini. «Per il quarto anno di seguito – afferma la professoressa Monica Bocchia, direttrice dell’Ematologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese -, con la parentesi pandemica che ha visto comunque svolgersi regolarmente gli incontri a distanza su piattaforma informatica, si terranno a Siena gli incontri della “Rete Toscana Linfomi”. La RTL è nata grazie alla volontà della nostra Ematologia, dalla percezione dell’utilità di mettere in comune conoscenze ed esperienze maturate dalla maggior parte dei medici toscani impegnati nella gestione dei pazienti affetti da linfoma». L’iniziativa è coordinata dal comitato scientifico in cui figurano professionisti delle tre aziende ospedaliero universitarie della Toscana e uno dell’Azienda Usl Toscana Centro, mentre la partecipazione è aperta a tutto il personale sanitario toscano interessato alle tematiche ed attività affrontate. «I nostri incontri – spiega il dottor Alberto Fabbri, medico dell’Ematologia dell’Aou Senese – sono prettamente informali e volti alla massima partecipazione e spontaneità: i nostri eventi sono comunque accreditati ECM, in quanto integrano momenti di aggiornamento scientifico, discussione di casi clinici e proposte di studi cooperativi, ed è proprio nell’ambito di quest’ultima attività che siamo riusciti a pubblicare diversi studi retrospettivi di real-life». Il secondo incontro del 2023 della RTL, Rete Toscana Linfomi, si terrà sempre a Siena nel mese di novembre.
in allegato una foto della professoressa Bocchia e del dottor Fabbri