Notizia in aggiornamento
Alluvione. In diminuzione il numero delle persone evacuate, che scendono a circa 20.700. Continua l’assistenza a chi ha dovuto lasciare la propria abitazione: 1.900 i cittadini accolti in strutture messe a disposizione dai Comuni
714 le strade comunali e provinciali chiuse alla viabilità in modo totale o parziale. Nella giornata di domani allerta rossa per criticità idraulica nella pianura bolognese, oltre che nella bassa collina, pianura e costa romagnole. Allerta arancione nelle zone collinari di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
Bologna – Calano le persone evacuate, che passano dalle oltre 23mila di ieri a 20.756. Un dato influenzato soprattutto dalla diminuzione in provincia di Ravenna, dove scendono da 17mila a 14.161. Le persone che hanno lasciato la propria abitazione nella provincia di Bologna sono 2.104, in quella di Forlì-Cesena 4.491.
Intanto non si ferma l’attività di assistenza alla popolazione. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi, sono 1.902 (135 in più rispetto a ieri) di cui 94 minori: 6 in provincia di Rimini, 329 in quella di Forlì-Cesena, 1.258 in quella di Ravenna, 309 in quella di Bologna.
Viabilità
Sono 714 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 259 in modo parziale e 455 totalmente. Nel bolognese le arterie interessate sono 209 (75 parzialmente e 134 totalmente); 296 nel forlivese-cesenate (94 parzialmente e 202 totalmente); 166 nel ravennate (80 parzialmente e 86 totalmente); 43 nel riminese (10 parzialmente e 33 totalmente).
Frane
Sul fronte del dissesto idrogeologico continua l’attività di monitoraggio da parte delle squadre di rilevatori. Al momento si confermano 376 frane principali, oltre a migliaia di micro frane attive: 170 in provincia di Forlì-Cesena; 90 in provincia di Ravenna; 77 in provincia di Bologna; 14 in provincia di Reggio Emilia, 13 in quella di Rimini e 12 in quella di Modena.
Meteo
Non sono previste precipitazioni nella giornata di domani, venerdì 26 maggio. Tuttavia le piogge a carattere temporalesco attese nella giornata odierna sulla dorsale appenninica, potranno determinare incrementi rapidi dei livelli dei corsi d’acqua con interessamento dei tratti arginati di pianura nelle prime ore della mattina di domani. Pertanto, permangono condizioni di criticità idraulica rossa nella pianura bolognese, oltre che nella bassa collina, pianura e costa romagnola. Nelle zone collinari di Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini confermata l’allerta arancione per criticità idraulica e idrogeologica.
Volontari
Sono oltre 1.860 i volontari di Protezione civile attualmente impegnati sul campo. Di questi 697 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 315 dall’Emilia-Romagna e 850 dalle colonne mobili di altre Regioni.
Numero Verde
Sono oltre 4.300 le chiamate arrivate ad oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguardano la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.
Red
Scuola. Salomoni: “Solo tagli dal dimensionamento proposto dal Governo, quando invece servono investimenti. In particolare in Emilia-Romagna dove siamo alle prese con un’emergenza alluvione senza precedenti, ancor più in Appennino”
Così l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, sullo schema di decreto di riorganizzazione della rete scolastica avanzato dal Governo
Bologna – “La scuola non ha bisogno di tagli, ma di investimenti. Il Governo ci ha chiamato, con molto ritardo, a condividere lo schema di decreto sulla riorganizzazione della rete scolastica. Non lo condividiamo, così come non lo hanno condiviso Campania, Puglia, Sardegna e Toscana. Abbiamo in media il numero più alto di studenti per scuola d’Italia, oltre 1.000, in violazione della norma che loro stessi hanno fatto. Chiederci di ‘efficientare’ ancora un sistema scolastico già razionalizzato in passato, è irricevibile. Tanto più in questo momento, dove siamo impegnati a fronteggiare un’emergenza devastante”.
Così l’assessora con delega alla Scuola della Regione Emilia-Romagna, Paola Salomoni, sullo schema di decreto relativo alla riorganizzazione della rete scolastica, al centro della commissione competente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome che ha visto il voto contrario di Campania, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana e, in Conferenza Unificata, il parere negativo di Anci e Upi.
“Le nostre scuole- chiude l’assessora Salomoni- hanno bisogno di maggior presenza dei Dirigenti Scolastici e dei DSGA per ripartire, ancor più in montagna e nelle zone appenniniche colpite duramente dall’alluvione. Altro che tagli”.
Elena Contini
Alluvione. Agricoltura, le prime stime: il 42% della superficie agricola colpito dagli eventi, 64 mila lavoratori interessati, danni per miliardi
L’assessore Mammi: “Uno scenario drammatico che necessita di provvedimenti legislativi speciali”
Bologna – Un disastro per l’intera regione, un vero dramma per l’agricoltura, in un territorio a fortissima vocazione agroalimentare, seconda voce di export regionale dopo la meccanica: una ricchezza che rischia di essere in parte compromessa da questa catastrofe.
Il 42% della superficie agricola utilizzata (Sau) è stato colpito dagli eventi alluvionali. Una prima ricognizione della situazione presenta un quadro fortemente preoccupante per quanto riguarda il tessuto socio-economico legato all’agricoltura e all’agroalimentare dell’Emilia-Romagna.
Le Aziende agricole presenti sul territorio coinvolto sono quasi 21.000, il 49% dell’intera regione, oltre il 29% è presente nei comuni con allagamenti e il 19% in quelli con frane.
Gli addetti in agricoltura, caccia e pesca che operano in comuni colpiti da almeno un evento sono oltre 41.000 e rappresentano il 55% degli addetti del settore nell’intera regione.
Sono prevalentemente occupati in coltivazioni agricole e produzioni animali, attivi in zone interessate da allagamenti.
Per quanto riguarda l’agroindustria, complessivamente le unità locali delle aziende alimentari e delle bevande presenti nelle aree coinvolte sono oltre 2.800 e sfiorano il 40% del totale regionale, con prevalenza nei comuni con allagamenti, ma con una significativa presenza anche in quelli interessati da frane.
Gli addetti che operano in tali aziende sono più di 23.000, quasi il 39% del totale regionale del comparto.
Una prima stima della diminuzione della sola produzione lorda vendibile della fase agricola presenta le situazioni più critiche nelle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna, per una perdita che potrebbe andare oltre 1,5 miliardi di euro.
A questa perdita dell’anno vanno aggiunte le perdite di produttività futura per moria delle piante e animali, di superficie agricola per le frane e danni ai mezzi, attrezzature scorte e strutture, più i danni di tutta l’agroindustria.
Richieste al Governo
“Si tratta di uno scenario drammatico- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-: chiediamo risorse adeguate per risarcire le imprese agricole e agroalimentari per i danni produttivi, e contributi a fondo perduto per ricostruire le strutture, i mezzi, gli impianti frutticoli in campo, con un’intensità di aiuto che possa arrivare al 100% attraverso procedure rapide e snelle che diano velocemente liquidità alle imprese. Bisogna inoltre prevedere un adeguamento del quadro degli adempimenti amministrativi per consentire deroghe e proroghe aderenti all’emergenza, anche verso gli obblighi sulla Politica Agricola Comune che abbiamo con Bruxelles”.
“Inoltre- continua Mammi- condividiamo la richiesta delle parti sociali di attivazione degli ammortizzatori sociali per lavoratori agricoli e l’azzeramento dei contributi per l’anno in corso, la richiesta di deroghe fiscali per redditi e versamenti Iva, la sospensione delle rate dei mutui in scadenza e la sospensione dei contenziosi”.
Principali emergenze
Le principali emergenze individuate fin da subito sono i terreni completamente sradicati e franati, i siti alluvionati, l’asfissia che l’alluvione ha determinato nei vigneti e nei frutteti, gli allevamenti allagati, i danneggiamenti irreversibili alle infrastrutture viarie vicinali e poderali, le rotture degli impianti di irrigazione, i danni idrogeologici e spondali.
Una situazione in continuo cambiamento, che rende molto complicata la ricostruzione del quadro post emergenza: preoccupa in modo particolare la mutata morfologia del suolo, completamente stravolta dalle frane.
Red
Alluvione. Domani, venerdì 26 maggio, alle ore 21 al Teatro Masini di Faenza (Ra) serata di musica e spettacolo a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione. Felicori: “Una prima testimonianza di solidarietà per far ripartire anche la cultura”
Organizzata da Mei, la kermesse di musica indipendente, e Ridens, agenzia dei comici, insieme ad Artistation, la scuola di musica distrutta dall’evento calamitoso. Il ricavato sarà destinato ad Artistation e al fondo pro-alluvionati del Comune di Faenza
Bologna – Musica e spettacolo per ripartire dopo l’alluvione.
Domani, venerdì 26 maggio alle ore 21, il Teatro Masini di Faenza (piazza Nenni, 3) ospita “Faenza, tieni botta!”, una serata che mette insieme la musica e la comicità dei più noti artisti romagnoli a sostegno della comunità faentina colpita dall’alluvione. Uno spettacolo all’insegna della solidarietà promosso da due realtà della città ravennate: il Mei, la kermesse di musica indipendente, e Ridens, agenzia dei comici, insieme ad Artistation, la scuola di musica distrutta dall’alluvione.
Il ricavato della serata sarà devoluto per metà ad Artistation e per metà al fondo pro-alluvionati del Comune di Faenza.
“Quella di domani a Faenza- commenta l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori- è una prima testimonianza di solidarietà messa in campo dal mondo dello spettacolo della nostra regione e, in particolare, da due realtà faentine importanti, come il Mei e Ridens. Una solidarietà concreta che permetterà di ricostruire la scuola di musica Artistation, punto di riferimento della musica faentina e del territorio e simbolo della ripartenza culturale di Faenza, così duramente colpita dall’alluvione. L’Emilia-Romagna ringrazia di cuore i tanti artisti che hanno deciso di mettersi a disposizione”.
Ad aprire la serata, patrocinata dal Comune di Faenza, Giuseppe Giacobazzi, noto comico romagnolo, che per primo ha aderito all’appello lanciato dal Meeting delle Etichette Indipendenti. Insieme a lui sul palco hanno già dato la loro disponibilità la cantautrice bolognese Roberta Giallo, il rocker bolognese Nevruz e il duo faentino delle Emisurela. E ancora il cantautore Alessandro Gaetano, nipote di Rino Gaetano e leader della Rino Gaetano Band, il cantautore Vittorio Bonetti, anche lui colpito da alluvione nella sua sala prove musicale, il fisarmonicista Alvio Focaccia, il rapper romano Piotta e il cantautore folk romano Enrico Capuano, il cantautore e scrittore Giovanni Truppi, e la partecipazione di altri artisti è in via di definizione. Tutti parteciperanno a titolo volontario.
Il costo del biglietto è di 20 euro (intero) e 15 euro (ridotto). I biglietti possono essere prenotati via mail scrivendo a segreteria@materialimusicali.it e ritirati alla biglietteria del Teatro Masini la sera di venerdì 26 maggio dalle ore 19.
Nella stessa sera si potranno acquistare eventuali biglietti residui.
Mara Cinquepalmi