Fondazione regionale vittime di reato. “Senza mezze misure”, la seconda edizione dello spettacolo di Carlo Lucarelli in scena il 28 novembre al teatro Regio di Parma. Bonaccini: “Realtà unica a livello nazionale, istituzioni presenti attraverso il sostegno concreto a chi subisce violenza”. Lucarelli: “Anche se non possiamo fare tornare indietro il tempo, possiamo aiutare le persone ad andare avanti, e lo facciamo”. Il sindaco Guerra: “Un progetto che ci consente di sentirci Comunità”. Dalla Fondazione aiuto concreto a mille persone, erogati quasi 4 milioni di euro
Sul palco, per raccontare il lavoro della Fondazione e incoraggiare l’adesione di nuovi soci, in particolare tra le realtà produttive del parmense, anche il Coro Farthan di Marzabotto. Ad agosto l’ultimo Comitato dei garanti: solo nel 2023 già 32 casi accolti e circa 200mila euro stanziati. Dal 2020, 19 istanze di femminicidio
Bologna – “Sono strani, a scuola non cantano più, non scherzano più”. Due fratelli, oggi orfani, sono vittime della stessa tragedia: la mamma uccisa dal padre con violenza inaudita, davanti a loro. E ci sono anche i nonni materni, rimasti soli a crescere i nipoti dopo aver perso la figlia.
Carlo Lucarelli è in piedi al centro del palco, mentre racconta la terribile vicenda che ha stravolto un’intera famiglia. Ma non si tratta di una cronaca di tragedia familiare fine a sé stessa. Anche se il lieto fine non ci sarà mai, qualcosa accade. Interviene la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato, schierandosi dalla loro parte, senza mezze misure.
E “Senza mezze misure” è anche il titolo della seconda edizione dello spettacolo che quest’anno, dopo Modena, andrà in scena al Teatro Regio di Parma il prossimo 28 novembre dove, a partire da oggi si potranno acquistare i biglietti online (https://www.teatroregioparma.it/). Il ricavato sarà interamente destinato al fondo vittime della Fondazione.
Scritto a due mani dallo scrittore e presidente della Fondazione, Carlo Lucarelli, assieme alla direttrice dell’ente, Elena Zaccherini, e con la partecipazione del coro Farthan di Marzabotto, l’evento punta a sostenere un organismo unico in Italia che, da quasi vent’anni, ha l’obiettivo di schierarsi al fianco delle vittime per sostenere loro e le loro famiglie nel difficile cammino verso la ripresa di una vita piena dopo il trauma.
L’iniziativa è stata presentata oggi a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e da Carlo Lucarelli, presenti il sindaco del Comune di Parma, Michele Guerra, e la vicepresidente di Lega Coop Emilia-Romagna e Lega Coop Emilia Ovest, Michela Bolondi.
“L’anno prossimo la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati compirà vent’anni- afferma Bonaccini-. E non possiamo che continuare a essere più che orgogliosi di questa realtà, perché rappresenta un unicum a livello nazionale ma, soprattutto, perché dà un sostegno concreto e rapido alle vittime dei reati gravi. Persone che, pur a causa di situazioni drammatiche, possono sentire vicine le istituzioni. Le cose funzionano bene quando c’è il cuore, e qui ce n’è tanto. Da quello del presidente Carlo Lucarelli, che da subito ha creduto in questo progetto accettando gratuitamente l’incarico da presidente quando gli parlai, dai sindaci che propongono le istanze, dalla Fondazione, che lavora con efficienza e trasparenza, dagli imprenditori del territorio regionale che hanno deciso di sostenere la Fondazione e dai cittadini che contribuiscono alla sua attività”.
“Ringrazio il sindaco di Parma- conclude Bonaccini- perché portare questo spettacolo in uno dei teatri più prestigiosi d’Italia come il Regio è un riconoscimento importante e un’occasione unica per continuare a crescere. E Lega Coop Emilia Ovest, con le sue associate, che in una cordata virtuosa hanno promosso e sostenuto materialmente la realizzazione di questo evento”.
“Quando la mattina apro il giornale e leggo che un fatto di cronaca è accaduto in Emilia-Romagna mi sento, per quanto possibile, sollevato- spiega Lucarelli-. Perché qui possiamo fare qualcosa di concreto, grazie a un ente che da nessun’altra parte c’è. La Fondazione, infatti, interviene quando si spengono i riflettori dei media e va a bussare alla porta delle vittime, bambini, donne e uomini, sopravvissuti a reati gravi. Persone che hanno bisogno di continuare a vivere ma che fanno i conti con difficoltà di ogni tipo, ecco noi le aiutiamo mettendo a disposizione risorse economiche ed umane che servono a ricominciare, a sentirsi meno soli”.
“Questo spettacolo- conclude- serve a raccontare quello che ogni giorno facciamo con la speranza di ricevere ancora maggior sostegno, così da poter aiutare sempre più persone meno fortunate di noi”.
“La città di Parma e la Fondazione Teatro Regio hanno il piacere di ospitare lo spettacolo “Senza mezze misure” della Fondazione emiliano-romagnola vittime di reati: un progetto straordinario che permette di tenere alta l’attenzione sui gravi fatti che accadono nella nostra realtà e di farlo attraverso l’efficace e prezioso mezzo della rappresentazione artistica- sottolinea il sindaco Guerra-.Si tratta di un’occasione che ci consente, una volta di più, di sentirci davvero Comunità nel garantire attenzione, vicinanza e promozione istituzionale nei confronti di chiunque si trovi a subire e vivere queste drammatiche e dolorose situazioni”.
“Desidero ringraziare, oltre alla Fondazione regionale vittime di reati- chiude-, anche Legacoop Emilia Ovest per il suo supporto e la Regione Emilia-Romagna: non è certo un caso, infatti, che un progetto come questo nasca e si sviluppi in un territorio come il nostro, che fa della solidarietà uno dei tratti distintivi del suo operare in tutti i settori e a tutti i livelli”.
Senza mezze misure: lo spettacolo
È nato nel 2022 su impulso di Cooperativa Bilanciai di Campogalliano (Mo), la prima impresa emiliano-romagnola che ha deciso di aderire come socia alla Fondazione vittime e di farsi promotrice dell’intervento attivo di altre realtà produttive del territorio modenese, ma non solo.
Nel 2023, Lega Coop Emilia Ovest ha deciso di farsi a sua volta volano nel contesto Parmense; assieme a sette cooperative del territorio (Buozzi, Coop Alleanza, EMC2, Il colle, La giovane, Multiservice, Proges) ha messo a disposizione le risorse per realizzare lo spettacolo e ha promosso la sua diffusione presso le associate. Il Comune di Parma, per ospitare la nuova rappresentazione, ha quindi messo a disposizione il Teatro Regio con l’obiettivo di promuovere, in un contesto prestigioso, l’attività della Fondazione.
Sulla trama dei racconti raccolti dalla direttrice Elena Zaccherini dei drammi di alcune delle vittime aiutate dalla Fondazione – donne e bambini nella grande maggioranza dei casi – il racconto di Carlo Lucarelli accompagna lo spettatore nella comprensione di come la rinascita del singolo individuo passi anche attraverso l’impegno di una comunità che lo affianca nel momento più urgente e tragico della vita.
Il dolore vissuto, così come l’energia e la forza delle vittime nel ricostruire le proprie vite, saranno tradotte ed espresse dalle donne e dagli uomini del Coro Farthan del Comune di Marzabotto, insignito ‘Coro Ambasciatore di Pace’, diretto da Elide Melchioni.
I numeri della Fondazione
Dal 2004 la Fondazione ha aiutato oltre mille vittime (1132) coinvolte in 535 casi gravi per un impegno che oramai tocca i 4 milioni di euro.
Nel 2022 si è registrato il più alto numero di istanze sostenute dalla Fondazione dalla sua nascita: 44 casi per 350mila euro di fondi erogati. Nel 2023, dopo l’ultimo comitato di agosto, i casi sostenuti sono già 32 per una somma deliberata di circa 200mila euro.
Purtroppo, oltre l’85% dei fondi erogati ha come beneficiari donne e bambini vittime di violenza di genere, contro la quale la Fondazione lavora in sinergia con gli enti locali, i servizi del territorio, i centri antiviolenza, e le Forze dell’ordine.
In particolar modo dal 2020 la Fondazione si è attivata su 19 femminicidi avvenuti nella nostra regione, tre fino ad oggi nel 2023. Uno degli ultimi è stato il caso di Alessandra Matteuzzi, uccisa a Bologna dall’ex compagno: nel suo caso il Comune di Bologna si è costituito parte civile, e la Fondazione si è affiancata alla famiglia sostenendola economicamente in un momento così drammatico.
Elisa Ravaglia