31 ottobre – 5 novembre | Teatro della Pergola
(martedì, mercoledì, venerdì, sabato; ore 21; giovedì, ore 19; domenica, ore 16)
Lino Guanciale, Francesco Montanari in
L’UOMO PIÙ CRUDELE DEL MONDO
testo e regia Davide Sacco
scene Luigi Sacco
luci Andrea Pistoia
aiuto regia Claudia Grassi
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, LVF, Teatro Manini di Narni
Durata: 1h, atto unico.
Lino Guanciale e Francesco Montanari in un thriller psicologico tra vittima e carnefice. Al Teatro della Pergola dal 31 ottobre al 5 novembre, L’uomo più crudele del mondo, testo e regia di Davide Sacco, è una sfida oltre ogni etica, un gioco malvagio, perverso, scatenato attraverso una proposta immorale che cambierà le vite dei due protagonisti.
Fino a dove può spingersi la crudeltà dell’uomo? Qual è il limite che separa una brava persona da una bestia? A cosa possiamo arrivare se lasciamo prevalere l’istinto sulla ragione? In scena un’inquietante riflessione sul senso della giustizia e della morale, potente nella scrittura di Sacco e nella resa interpretativa di Guanciale e di Montanari. Il titolo dello spettacolo diventa nella testa degli spettatori non più un’affermazione, ma una domanda per riflettere sulla natura del genere umano.
Venerdì 3 novembre, alle ore 18, i due attori incontrano il pubblico. Coordina Matteo Brighenti. L’ingresso è su prenotazione online al link https://tinyurl.com/incontrouomopiucrudele fino a esaurimento dei posti disponibili.
«Lei ucciderebbe l’uomo più crudele del mondo per un miliardo?».
Una stanza spoglia, in un capannone abbandonato. I rumori della fabbrica fuori e il silenzio totale all’interno. Paul Veres è seduto alla sua scrivania, è l’uomo più crudele del mondo, o almeno questa è la considerazione che la gente ha di lui. Proprietario della più importante azienda di armi d’Europa, ha fama di uomo schivo e riservato. Davanti a lui il giornalista di una testata locale scelto per intervistarlo, ma il dialogo prende subito una strana piega. «Lei crede ancora che si possa andare avanti dopo questa notte… lei crede che questa vita domani mattina sarà la stessa che viveva prima?» dirà Veres al giornalista. In un susseguirsi di scambi serrati emergeranno le personalità dei due personaggi e il loro passato, fino a un finale che ribalterà ogni prospettiva.
Lino Guanciale è Paul Veres, Francesco Montanari è il giornalista e lo spettacolo è L’uomo più crudele del mondo, testo e regia di Davide Sacco, al Teatro della Pergola dal 31 ottobre al 5 novembre. Tutto il marcio, l’inconfessabile e l’indescrivibile che scaturiscono dalla tesa conversazione tra i due avversari, su di un “ring” che non prevede limiti nel colpire l’altro, sveleranno anche il dolore nascosto, la rabbia, la natura repressa, il bisogno di riscatto, di liberazione da un nodo che attanaglia l’anima e che sentiamo serpeggiare nel confronto-scontro tra queste due anime dannate e in pena.
Paul Veres è noto per essere un uomo senza scrupoli, spietato e privo di valori – così sembra –, della cui vita non si sa quasi nulla, e si pone nei confronti del giornalista come un diavolo ammaliatore, un adescatore di anime; il giornalista, una persona perbene – così sembra – si definisce “normale”, mite. L’incontro di quest’ultimo con l’importante e riservato imprenditore, che lo sceglie appunto per una delle rare interviste che concede, gli offre la grande opportunità di dare una svolta alla sua vita. Presto, però, sarà chiaro che ben altro è il motivo di quell’incontro pianificato dall’uomo d’affari.
Avvincente come un thriller psicologico dove si cerca di attaccare la mente dell’altro e demolirne il suo stato, L’uomo più crudele del mondo è un’inquietante riflessione sul senso della giustizia e della morale, con Guanciale che dà a Paul Veres una cangiante e multipla personalità e Montanari che consegna al giornalista una sobria razionalità e voglia di penetrare il muro di parole dell’interlocutore.