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La tensione a Pisa e le manganellate agli studenti. Poi i fatti di Firenze. Le opposizioni insorgono contro atti che vengono definiti “inaccettabili” con la richiesta unanime al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, perchè riferisca al più presto in aula e chiarisca davanti al Parlamento l’accaduto. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nel corso della giornata, in una nota ha fatto riferimento a “momenti di tensione determinati dal mancato rispetto delle prescrizioni adottate dall’autorità ovvero dal mancato preavviso o condivisione dell’iniziativa da parte degli
organizzatori”.
In serata, dopo gli episodi accaduti in mattinata, a Pisa circa 5.000 persone si sono radunate in piazza Cavalieri – la piazza negata in avvio di aiognrata al corteo pro Palestina di un centinaio di studenti e all’origine delle cariche della polizia – per manifestare “contro il genocidio di Gaza” e “contro la violenza delle istituzioni”. Dopo i fatti della mattina, alcuni presidi sono stati organizzati alle ore 18 in città da studenti, forze sindacali e politiche. Dal Palazzo del Comune e dalla Prefettura sono partiti due cortei che si sono riuniti in piazza dei Cavalieri. Sulla balaustra della scalinata della Scuola Normale sono stati appesi striscioni con le scritte “Stop genocidio Palestina libera, basta violenza della polizia” e “No alla violenza delle istituzioni”.
Il sindaco di Pisa Michele Conti “amareggiato”
“Quello che è accaduto in città mi ha profondamente amareggiato, prima ancora che come sindaco, come cittadino e genitore. Ho telefonato a questore e prefetto per chiedere conto di quanto avvenuto. A entrambi ho ribadito che chiunque deve essere libero di manifestare liberamente il proprio pensiero, sempre. E che Pisa, da sempre, è luogo di incontro e confronto”, le parole del sindaco di Pisa Michele Conti.
“Così come voglio ricordare a tutti che la convivenza pacifica è assicurata in primo luogo dal rispetto delle regole e chi non le rispetta va sanzionato. Come mi auguro avvenga per chi si è reso responsabile del blitz sulla nostra Torre di qualche settimana fa – sottolinea il sindaco di centrodestra – Ma mai in alcun modo si può usare la violenza per reprimere una manifestazione di ragazzi e ragazze delle scuole superiori. Così come non si può usare la violenza per imporre una propria idea”.