Tre morti, cinque feriti gravi e quattro dispersi. E’ questo il tragico bilancio, ancora provvisorio, dell’esplosione avvenuta ieri nella centrale di Bargi nei pressi del lago di Suviana, nel bolognese. Secondo quanto spiegato dal prefetto di Bologna, Attilio Visconti, ad esplodere e provocare l’incidente sarebbe stata una turbina durante la messa in opera di adeguamenti della centrale.
Decine i vigili del fuoco impegnati nelle complesse operazioni di ricerca dei quattro dispersi: dal pomeriggio di ieri squadre ordinarie e sommozzatori in azione all’interno della struttura mentre piloti nella notte hanno effettuato una ricognizione in elicottero sull’area delle operazioni.
INCIDENTE ALLA DIGA DI SUVIANA. UNCEM: TRAGEDIA CHE COLPISCE TUTTA LA MONTAGNA. UNITI A FAMIGLIE VITTIME E DISPERSI. GRAZIE AI SOCCORRITORI E SIAMO VICINI AI SINDACI
“La tragedia della diga di Suviana colpisce tutta la montagna italiana. Uncem esprime vicinanza alle famiglie delle vittime e dei dispersi, ringrazia i soccorritori e le forze dell’ordine, i Vigili del Fuoco. Siamo unitissimi alle famiglie dei feriti in questo gravissimo incidente. Mi unisco ai Sindaci, alle Amministrazioni, al Presidente dell’Unione montana dell’Appennino Bolognese Maurizio Fabbri, a chi soffre per questa tragedia. La centrale idroelettrica è un impianto a pompaggio, con invasi collegati tra loro, tra i più grandi dell’Appennino. È una infrastruttura importante per la montagna italiana, per la nostra capacità energetica e per i territori dell’Appennino. Come ha detto il Sindaco di Camugnano, Marco Masinara, oggi è stata colpita un’intera comunità, nostra e di Enel che qui ha un forte legame con tutte le persone che da anni lavorano alla centrale. Questa comunità ferita, questa montagna ferita nella sua profondità, ha bisogno della vicinanza di tutto il Paese, anche per fare chiarezza sull’incidente, come espresso dal Presidente della Repubblica, e per costruire un nuovo rapporto tra chi produce e custodisce i beni naturali, acqua e forza di gravità, e chi li utilizza e consuma”.
Lo afferma Marco Bussone, Presidente Uncem.