Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che interromperà le spedizioni di armi americane a Israele se il primo ministro Benjamin Netanyahu ordinerà un’invasione su larga scala di Rafah. Lo ha riferito la Cnn. “I civili sono stati uccisi nella Striscia di Gaza a causa di queste bombe e in altri modi”, ha sottolineato Biden.
A spiegare che gli Stati Uniti “stanno attualmente rivedendo alcuni degli invii di aiuti militari a breve termine” a Tel Aviv “nel contesto degli eventi che si stanno sviluppando a Rafah” era stato ieri il segretario alla Difesa, Lioyd Austin, in un’audizione al Congresso, dopo che fonti dell’amministrazione Biden avevano confermato che il blocco dell’invio delle bombe più potenti, nel timore che venissero usate per l’offensiva.
“Siamo stati chiari sin dall’inizio nel dire che Israele non doveva lanciare un’ampia offensiva contro Rafah senza tenere in conto e proteggere i civili che si trovano sul campo di battaglia”, ha dichiarato Austin confermando che “mentre valutiamo la situazione, abbiamo fermato un invio di munizioni ad alto carico”. Il capo del Pentagono ha poi precisato che non è stata ancora presa “una decisione finale su come procedere” riguardo a questo invio.
“Abbiamo sospeso una fornitura dell’assistenza a breve termine e stiamo rivedendo altri” aiuti a Israele, poi affermato il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller, precisando che, “detto questo, il nostro impegno a lungo termine per la sicurezza di Israele non è cambiato”. Il portavoce, in un briefing con i giornalisti, non ha voluto precisare di che tipo di aiuti si tratti e la durata della sospensione. “Non ho una data da darvi, ma abbiamo sempre chiarito che le nostre determinazioni politiche dipendono da quelle di Israele”, ha spiegato.
Stop armi Usa, i timori della difesa israeliana
La difesa israeliana teme che la decisione degli Stati Uniti di ritardare le spedizioni di armi a Israele possa influenzare la preparazione dell’Idf riguardo potenziali conflitti su altri fronti. Lo scrive Haaretz, secondo cui i funzionari della difesa sono preoccupati per un deterioramento delle relazioni tra il governo israeliano e l’amministrazione Biden e hanno avvertito i loro capi politici che questa crisi significa un cambiamento nelle relazioni Israele-Usa dall’inizio della guerra. Gli alti ufficiali dell’Idf hanno messo in guardia il governo sulle potenziali conseguenze, sottolineando la necessità di chiarimenti.
Idf: “Ampio raid nel centro di Gaza”
L’Idf sta attaccando nel centro della Striscia di Gaza come parte dell’inizio di un raid via terra relativamente ampio contro un obiettivo di Hamas nell’area del Corridoio Netzarim. Lo scrive Ynet News, aggiungendo che nell’operazione sono coinvolte due brigate e mezza dell’esercito israeliano.
“Israele abbatte drone iraniano in Siria”
L’Osservatorio siriano per i diritti umani, un’organizzazione di opposizione al regime di Assad che opera da Londra, ha riferito che Israele ha abbattuto un drone iraniano sul distretto di Daraa, nel sud-ovest della Siria. Secondo il rapporto, il drone “apparentemente non è stato lanciato dal territorio siriano ed era diretto verso le alture di Golan”.
“Israele ha effettuato un attacco aereo dalla direzione delle alture del Golan verso l’area di Damasco. I sistemi di difesa aerea hanno intercettato alcuni missili”, ha invece dichiarato il ministero della Difesa siriano. Nella notte, il sito web di notizie Voice of the Capital, affiliato all’opposizione siriana, ha riferito che si sono udite esplosioni nella capitale siriana.
Guerra israeliana a Gaza
Aggiornamenti in tempo reale
Perché Israele rifiuta il cessate il fuoco
Cosa sta succedendo a Rafah?
Qual è la proposta di tregua?
Foto: evacuazione di Rafah
Spiegazione del divieto israeliano di Al Jazeera
Come alcune università hanno raggiunto accordi con gli studenti
Mappatura delle proteste nei campus universitari
Localizzatore dal vivo
Mappatura della distruzione
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE
AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE,
La guerra di Israele a Gaza in diretta: i bambini di Rafah “al limite della sopravvivenza”: ONU
epa11327326 Un bambino palestinese ferito a seguito di un attacco israeliano, viene controllato dai medici dell’ospedale Al Kuwaiti a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, l’8 maggio 2024. Le forze di difesa israeliane (IDF) il 6 maggio hanno invitato i residenti della parte orientale di Rafah a evacuare “temporaneamente” ad un’area umanitaria ampliata. Il 7 maggio ha dichiarato che le sue truppe di terra avevano iniziato un’operazione notturna contro i militanti e le infrastrutture di Hamas in aree specifiche della parte orientale di Rafah, prendendo il controllo operativo del lato di Gaza del valico di Rafah sulla base di informazioni di intelligence. Secondo il Ministero della Sanità palestinese e l’IDF, più di 34.600 palestinesi e oltre 1.455 israeliani sono stati uccisi da quando i militanti di Hamas hanno lanciato un attacco contro Israele dalla Striscia di Gaza il 7 ottobre 2023 e dalle operazioni israeliane a Gaza e in Cisgiordania che lo seguì. EPA-EFE/HAITHAM IMAD EPA-EFE/HAITHAM IMAD
Questo video può contenere schemi luminosi o immagini che potrebbero scatenare convulsioni o causare disagio alle persone con sensibilità visiva.
Di Alastair McCready , Nils Adler e Stephen Quillen
Pubblicato il 9 maggio 2024
9 maggio 2024
Clicca qui per condividere sui social media
La continua chiusura da parte di Israele del valico di frontiera di Rafah sta “soffocando l’ingresso di aiuti salvavita a Gaza”, afferma l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden afferma che non fornirà armi offensive che Israele potrebbe utilizzare per lanciare un assalto a tutto campo su Rafah nei commenti pubblici più duri finora sull’operazione militare ampiamente condannata.
“I civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di quelle bombe e di altri modi in cui attaccano i centri abitati”, ha detto Biden in un’intervista.
Decine di migliaia di palestinesi sfollati, terrorizzati ed esausti hanno fatto le valigie e sono fuggiti da Rafah mentre Israele bombarda la zona orientale della città sovraffollata.
Almeno 34.844 persone sono state uccise e 78.404 ferite negli attacchi israeliani a Gaza dal 7 ottobre. Il bilancio delle vittime in Israele degli attacchi di Hamas del 7 ottobre ammonta a 1.139 e decine di persone sono ancora tenute prigioniere.