Vaccini: il dibattito sulla comunicazione dell’assessore alla Sanità Bezzini (3)
Gli interventi di Massimiliano Pescini (Pd), Marco Stella (Forza Italia), Elena Meini (Lega), Alessandro Capecchi (FdI) e Luciana Bartolini (Lega)
di Sandro Bartoli, 7 aprile 2021
Firenze – La Toscana ha dispiegato “il suo grande sistema sanitario, un sistema che ci siamo impegnati a rafforzare in questi mesi difficili, anche oltre il Covid, tanto che si è continuato ad ottenere ottimi risultati anche sulle altre cure”, dice Massimiliano Pescini, vicecapogruppo del Partito democratico. A suo parere, “la rappresentazione della sanità toscana che ci arriva sentendo le parole delle opposizioni è il contrario della realtà come la raccontano i numeri e coloro che sono stati curati dal nostro sistema sanitario”. Nella criticità di una vicenda che ha travolto tutto il mondo”, il vero tema, aggiunge Pescini, “è la mancanza di dosi vaccinali, questo è uno dei motivi principali” che hanno determinato “l’unica criticità che possiamo individuare e stiamo cercando tutti insieme di superare: la vaccinazione degli over 80, cioè della fascia tra 80 e 89 anni, mentre sugli ultranovantenni siamo al primo posto”. Il consigliere esprime piena fiducia all’assessore Bezzini, “che la merita, sta facendo un lavoro grande, cercando di risolvere ogni giorno migliaia di singoli problemi. Il nostro sistema resisterà e sarà tra i primi in Italia quando ci saranno le dosi di vaccino”.
Il presidente Giani “che ringrazio perché ci ha sempre messo la faccia in questi mesi, non può più esimersi oggi dal prendersi la responsabilità delle scelte che ha compiuto sulla Giunta e sull’assessore di riferimento”, dice Marco Stella (Forza Italia). L’assessore dovrà spiegarci bene, oggi non l’ha fatto, perché c’è stato ritardo nella vaccinazione degli over 80 e anche spiegarci le questioni sui medici di base”. I numeri, prosegue Stella, vanno guardati tutti: “La Toscana è penultima nella vaccinazione degli over 80, il ritardo di 15 giorni di cui parla il consigliere Sostegni quante morti in più ha portato? Sono 29mila 985 ricoverati e 615 morti”. L’assessore, prosegue Stella, “ha spiegato che il sistema tiene. Gli domando: lei è stato negli ospedali?”. E ancora, “il portale non funziona, chi l’aveva testato?”. La relazione di Bezzini in Aula, aggiunge Stella, “ci dice che tutto è andato bene, che entro il 25 aprile tutti gli over 80 avranno la prima dose e che a metà maggio oltre un milione e 100mila toscani avranno la seconda dose: onestamente, visto come stanno andando le cose, mi sembra molto difficile. Verificheremo”. E ricorda che Forza Italia presenta oggi “dieci proposte, tra le quali la vaccinazione di coloro che sono nel periodo di follow up e non solo i malati oncologici nei sei mesi dalla fine della chemioterapia. Lo sta facendo la Regione Lazio”. Infine, di nuovo rivolto all’assessore Bezzini, “non chiedo le dimissioni a nessuno, ma penso che se oggi questo Consiglio approverà una commissione d’inchiesta, o una commissione speciale farebbe bene a trarne le conclusioni”.
“Mi sarei aspettata che la seduta di oggi cominciasse con delle scuse, con un’ammissione di responsabilità e, soprattutto, con parole di chiarezza sui tempi che tutti i cittadini aspettano”, dice Elena Meini (Lega). I cittadini “in questi mesi difficili hanno perso la fiducia nelle istituzioni. Ora si dovrebbe chiarire come andrà avanti la campagna vaccinale”. Il presidente Giani “ha detto che non si sente chiamato in causa dalla parole di Draghi sui ritardi nella vaccinazione degli ultra ottantenni. Io, invece, da toscana, purtroppo in causa mi sento chiamata. E avrei voluto che questi problemi non si fossero presentati. Ma quante persone avremmo potuto salvare?”. La commissione speciale richiesta dalle opposizioni “deve essere vista come una opportunità. Bisogna saper ascoltare anche i consiglieri d’opposizione: vi chiediamo di migliorare la parte comunicativa, che non ha funzionato. E vi chiediamo di avere l’umiltà di dire che gli errori commessi non avverranno più”.
“Ho l’impressione di aver capito male a sentire le parole dell’assessore Bezzini”, dice Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia). “Evidentemente quello che dicono migliaia di cittadini oltre a giornalisti e sindacati non corrisponde al vero. Qui nessuno è a fare processi sommari – prosegue Capecchi – ma ci sono domande che attendono risposte e per questo chiediamo con forza l’istituzione di una commissione d’inchiesta”. A cominciare dalle decisioni prese per la vaccinazione della categoria degli avvocati, “alla quale appartengo, ma ho deciso di non vaccinarmi perché lo ritengo un errore”. Un errore, “come spiegato dall’ordine di Firenze, che non è stato degli stessi avvocati, ma è frutto di una decisione presa a seguito dell’interlocuzione tra la Regione e i vertici della Corte d’appello. Dal presidente Giani vorrei sapere: chi ha interloquito con la Corte d’Appello? E lo stesso ragionamento vale per le categorie dei socio-sanitari”. Sui numeri, prosegue Capecchi, “non si può mentire: due elementi colpiscono in Toscana, il numero di vaccinati nelle categorie ‘altro’, che è molto più alto in percentuale rispetto ad altre regioni omologhe, e il numero dei vaccinati tra gli over 80, che è clamorosamente basso”. Sul sistema di prenotazione, “i medici di medicina generale “ci dicono che il caos continua a regnare”, aggiunge Capecchi. Che chiede ancora: “Che piano ha la Toscana per affrontare i cosiddetti ‘invisibili’, le decine di migliaia di immigrati irregolari, rom, sinti, senza tetto, apolidi, pericolosi per se stessi e per gli altri se sfuggono al sistema vaccinale?”.
La consigliera Luciana Bartolini (Lega) si sofferma sulla vicenda particolare “che si è verificata ieri nel centro vaccinale di Pistoia, nella cosiddetta ex cattedrale: code interminabili di persone anziane, in fila per vaccinarsi, circa un centinaio accalcate perché avevano paura di non sentire la chiamata. Spero si sia trattato di un episodio isolato, ma la disorganizzazione era totale”. Per risolvere problemi di questo tipo, chiude Bartolini “sarebbe bene coinvolgere la Protezione civile, come avevamo chiesto in un nostro ordine del giorno”.