Dopo l’anteprima a Roselle, appuntamento sabato 7 settembre con la collaborazione dei Teatri di Siena
“Amleto, un giovane infelice” debutta al Teatro dei Rinnovati
Debutterà a Siena sabato 7 settembre alle ore 20,30 lo spettacolo “Amleto, un giovane infelice”, prodotto dall’Università per Stranieri di Siena e grazie alla collaborazione con i Teatri di Siena, la cui direzione artistica è curata da Vincenzo Bocciarelli. Dopo l’anteprima in programma giovedì 5 settembre presso l’anfiteatro di Roselle a Grosseto, sarà la splendida cornice del teatro senese ad ospitare lo spettacolo firmato dalla regia di Fabio Sonzogni con l’assistenza e la sceneggiatura di Francesco Tozzi. L’ingresso allo spettacolo sarà libero.
“Uno dei temi più misteriosi del teatro tragico greco – spiega il regista – è la predestinazione dei figli a pagare le colpe dei padri. Anche se i figli sono buoni, innocenti e pii e se sono i loro padri che hanno peccato, sono sempre i figli a dover essere puniti. È il Coro, un coro democratico che si dichiara depositario di tale verità. Pertanto i figli che vediamo intorno a noi sono “figli puniti”, intanto, dalla loro infelicità e poi, in futuro, chissà da cos’altro. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi stanno vivendo la giovinezza in un contesto faticoso che favorisce l’individualismo e la competizione e un ritmo di vita frenetico che nel suo correre non garantisce un futuro. L’esito dell’astensione al voto vicino al quaranta per cento è divenuto il primo partito e la grande maggioranza di quei non-voti, ne sono certo, appartiene ai neodiplomati e agli universitari che non si sentono rappresentati da nessun gruppo politico e che frequenta l’ambiente dei free party per cercare forme di socialità alternative rispetto a quelle che la società riserva loro ad alto costo e scarsa qualità. Non può non condividersi la riflessione, fra i tanti, di Crepet il quale punta il dito contro l’eccessiva permissività, la mancanza di regole e limiti che genera adulti fragili e incapaci di gestire frustrazioni e fallimento. Lo psichiatra individua la soluzione che risiede in un cambio di rotta radicale: ‘Bisogna restituire il tempo per la noia, per la creatività per l’interazione, reale. La scuola deve tornare ad essere un luogo di apprendimento stimolante, ma rigoroso, dove i voti rappresentano uno strumento di valutazione e di responsabilizzazione’. Niente di più vero. Insegno Storia dell’Arte ai licei e all’Università e la mia vicinanza a loro mi ha portato a comprendere che, infondo, l’infelicità di Amleto è in ognuno di loro. Amleto rappresenta quel ‘dubbio’ che ogni giovane porta con sé e che ogni adulto ha il dovere di aiutare a sciogliere”.
Amelto sarà interpretato da Marta Giannini, il ruolo di Ofelia è affidato a Agnese Falli, quello di Gertrude a Gaia Del Vecchio, Fabio Sonzogni interpreterà re Claudio e lo spettro del re defunto.
Fabio Sonzogni (Bergamo, 1963) è regista e attore. Laureato in architettura, ha lavorato in teatro con i registi Luca Ronconi, Dario Fo, Antonio Syxty, Antonio Latella. Dal 2000 lavora come regista. Dalla prima edizione si occupa della direzione artistica del Siloe Film Festival. Insegna Storia dell’Arte al liceo di Grosseto. “Foglie di Cemento”, suo cortometraggio in pellicola ha partecipato a trentacinque festival internazionali vincendone sette tra i quali: Rotterdam Film Festival, Dresda Film Festival, Cork Film Festival, Genova Film Festival, Cinecittà Roma Festival. È stato invitato a rassegne internazionali tra le quali: New York, Londra, Parigi, Madrid e Dresda. Info su www.fabiosonzogni.it.