Ricostruzione post alluvione. Dov’era il cemento, ora scorre libero e sicuro il fiume Marecchia. Concluso un intervento da 900mila euro per la riqualificazione e la messa in sicurezza della vallata a Ponte Santa Maria Maddalena, nel comune di San Leo (RN)
Demolita la vecchia briglia, gravemente danneggiata dalle ondate di maltempo e dalle piene, e sostituita da una grande soglia di fondo in massi ciclopici e da altre opere di difesa. Hanno completato il progetto interventi di ripiantumazione e rinverdimento
Bologna – A Ponte Santa Maria Maddalena, nel comune di San Leo (Rn), dov’era il cemento scorre il fiume Marecchia. E’ il risultato di un intervento concluso in questi giorni e che, con la completa demolizione di una vecchia briglia sostituita da una soglia in massi ciclopici e verde, ha saputo ricreare un ambiente naturale bello, sicuro e libero dal cemento, che restituisce a cittadini e visitatori la fruizione di un importante tratto fluviale.
I lavori di sistemazione sono stati finanziati complessivamente con 900mila euro – in parte dal Commissario straordinario alla ricostruzione nella fase di urgenza e in parte dal Dipartimento nazionale di Protezione civile – e realizzati in modo da creare un connubio fra riqualificazione fluviale e messa in sicurezza della vallata senza cementificazioni, rispettando l’andamento naturale del fiume.
L’intervento
Le opere hanno interessato un tratto montano del fiume, in prossimità del ponte sulla strada statale SS 258 ‘Marecchia’, stretto dai versanti destro e sinistro in lento avvicinamento fra loro. Qui si trovava una vecchia briglia in cemento armato costruita negli anni ’80, circa 500 metri a valle di una seconda briglia in cemento realizzata a scopo idroelettrico.
A seguito degli eccezionali eventi meteo di maggio 2019 e 2023 la vecchia briglia, ammalorata negli anni, è crollata definitivamente, ostruendo il corso d’acqua. Il crollo, oltre a comprometterne la funzionalità, ha anche indebolito i muri d’ala laterali.
Con i primi lavori urgenti la briglia è stata completamente demolita. Quindi sono state realizzate una grande soglia di fondo e altre opere di difesa spondale in massi ciclopici.
Lo scorrimento libero delle acque sulla soglia creerà cascatelle e pozze che agevoleranno la risalita della fauna ittica mentre, tramite rampe di accesso e ampie aree d’alveo fluviale finalmente restituite alla naturalità del fiume, si favorirà la possibilità di rendere la zona fruibile dal punto di vista turistico e ricreativo.
La riqualificazione è stata completata con la ripiantumazione di talee di salice e rinverdimenti, che stabilizzeranno il fiume rispetto alle frane di sponda. Le opere eseguite hanno rispettato le Linee guida regionali sulla riqualificazione fluviale passando da ambiente fortemente cementato e irrigidito dalle opere idrauliche ad un tratto fluviale più naturale e più sicuro sia a monte che in tutta la vallata del fiume Marecchia.
Red