Si è conclusa l’adunanza pubblica della Sezione regionale di controllo per la Lombardia, convocata per oggi, avente ad oggetto la relazione su “Programmazione e gestione degli acquisti di beni e di servizi in ambito sanitario” da parte di ARIA Spa, società in house della Regione Lombardia, nata dalla fusione tra LISpa, ARCA Spa e ILSpa.
La Sezione si è concentrata su due aree principali, l’assetto societario (governance, bilancio e personale) e la gestione degli acquisti di beni e servizi sanitari in Lombardia, su un periodo di riferimento che copre il 2019 e il primo semestre del 2020. Un fattore critico trasversale riguarda l’inadeguatezza di un sistema informativo di ARIA Spa in relazione agli obiettivi strategici ad essa assegnati di supporto al governo integrato della spesa guidato dall’analisi dei dati.
Lo Statuto trasferisce ad ARIA Spa le funzioni delle società di origine, ma le integra con nuove funzioni incentrate sulla gestione dell’informazione come asset per lo sviluppo di politiche regionali. Nel concreto, l’istruttoria ha mostrato uno scarto significativo tra il modello organizzativo adottato da ARIA e le risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili, rilevando altresì criticità relative ad una molteplicità di discipline contrattuali, all’incremento del personale attribuito agli uffici di staff, al mancato rispetto del principio di onnicomprensività del trattamento economico dirigenziale, all’affidamento di incarichi esterni per servizi legali, e al ricorso eccessivo alle consulenze.
La Regione, in veste di principale committente di ARIA spa, dovrebbe acquisire dalla società, all’atto di ogni affidamento, la curva del carico di lavoro in corso e la dimostrazione dell’impatto che il nuovo lavoro può avere sulle unità operative, al fine di accertare la reale capacità della società di svolgere la commessa, senza creare danni o ritardi ai progetti avviati.
Nell’ambito delle funzioni di centrale di committenza regionale di ARIA Spa, l’obiettivo di incremento della quota della spesa centralizzata, nelle intenzioni della Regione, è affidato all’attività di programmazione, coordinamento e controllo delle diverse fasi del procedimento d’acquisto. Nella loro concreta attuazione, tuttavia, tutti gli strumenti si rivelano caratterizzati dalla strutturale mancanza di processi, strumenti e metodologie adeguati allo scopo. Così, da una parte la rilevazione “ordinaria” dei fabbisogni è negativamente condizionata dal ruolo di mero “collettore” di ARIA Spa e da un’insufficiente attività di coordinamento del Tavolo tecnico degli appalti, dall’altra la raccolta dei fabbisogni “straordinari” e le connesse autorizzazioni all’approvvigionamento extra convenzione avvengono senza l’uso di una piattaforma informatica e senza conoscenza dei relativi volumi acquistati dagli enti. Neanche il monitoraggio degli acquisti sanitari risulta sufficientemente presidiato dal sistema di raccolta attualmente in uso, strutturalmente inadeguato a fornire dati di buona qualità.
A fronte di una media degli acquisti programmati tramite ARIA Spa prossima al 70% del totale, l’istruttoria sui dati di bilancio ha rivelato che gli acquisti effettivi tramite il canale centralizzato non superano il 36%, con una documentata significativa differenziazione di comportamento tra enti; la quota residuale degli acquisti è gestita in maniera frammentaria ed autonoma, con possibili diseconomicità ed inefficienze.
La debolezza dell’attività di programmazione da parte del sistema Regione-ARIA-enti del servizio sanitario regionale è confermata anche nel campo degli investimenti, a cui è dedicato solo l’1% del fondo sanitario, con un’attività di aggregazione degli acquisti limitata allo 0,2% di tutte le procedure di appalto bandite nel periodo in esame. L’istruttoria ha inoltre mostrato un’elevata incidenza degli acquisti non soggetti a gara per circa un miliardo di euro.
Sono intervenuti il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’Amministratore unico della partecipata, Ing. Lorenzo Gubian, i quali, prendendo atto dei rilievi della Corte hanno dato assicurazioni per il futuro di superare le criticità segnalate.