La nuova variante indiana del Covid-19, che sta provocando migliaia di contagi al giorno nel paese asiatico, spaventa l’Europa e l’Italia, dove ieri sono stati diagnosticati due casi a Bassano del Grappa, in Veneto. I suoi effetti, ovvero se sia più pericolosa per contagiosità, letalità e resistenza ai vaccini, sono ancora in corso di valutazione. Ma cosa sappiamo di questa mutazione? E fino a che punto dobbiamo preoccuparci, anche in considerazione della compagna vaccinale.
La variante indiana del covid “ha un alto indice di contagiosità” e potrebbe “in qualche modo sfuggire al vaccino”. Sono le parole del professor Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova, a Sky TG24 durante Buongiorno. Dal 26 aprile in Italia è stata ripristinata la zona gialla con nuove regole per spostamenti, bar, ristoranti e scuola. Le riaperture per Crisanti sono “intempestive”: “Bisognava aspettare ancora un po’ per far diminuire la pressione sul sistema sanitario, manca un’infrastruttura per controllare le varianti. Non penso sia un approccio corretto, è un compromesso”.