Che fine ha fatto la parte del Patto per la Scuola sulla stabilizzazione del personale docente e Ata della scuola? A chiederlo pubblicamente è Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief: nel corso di un’intervista all’agenzia Teleborsa, il sindacalista ha ricordato che lo scorso 20 maggio “nell’ambito del Patto per la Scuola, noi dell’Anief avevamo chiesto al governo delle ipotesi di reclutamento anche per il personale docente, ma anche amministrativo ed educativo”, i tempi per attuarle sono ristretti, “bisogna intervenire subito” anche perché quest’anno le immissioni in ruolo dovrebbero completarsi entro il prossimo 31 luglio. Ci sono oltre 113mila cattedre vacanti e senza cambiare le regole si arriverà ad assumere solo 30mila precari, arrivando nemmeno a coprire il turn over con circa 40mila pensionamenti in arrivo. E pure negli altri profili professionali si assumerà solo su pochi posti liberi. Eppure solo tra il personale Ata ci sono decine di migliaia di posti senza titolare. Anche i lavoratori lo sanno: mercoledì pomeriggio in piazza, con i sindacalisti e i docente, molti manifestanti appartenevano a tutti i profili professionali. Tra i 4mila emendamenti al decreto Sostegni-bis vi sono molte proposte dettate da Anief che rappresentano delle soluzioni a questi problemi, diverse delle quali pure a costo zero.
Il Governo doveva dare risposte ai lavoratori precari della scuola. Invece, finora sono state molto deboli. Marcello Pacifico, leader dell’Anief, ha parlato del caso paradossale dei “facenti funzione Dsga, che si assumono in ruolo soltanto se hanno una laurea, quando in realtà esercitano da anni il loro servizio nelle nostre scuole senza la laurea. Il problema ancora una volta è capire per quale ragione con una laurea o senza una laurea si può svolgere un certo tipo di lavoro e solo per una tipologia di un contratto e non per l’altra”.
Secondo Pacifico “c’è poi un problema di organici e di profili professionali: ci sono 20.000 posti mai attivati nei profili di coordinamento – ricorda il sindacalista – e ci sono anche dei problemi su posti che sono stati dati al personale delle cooperative e non sono stati dati ai supplenti a tempo determinato. Lo stesso vale per il personale educativo, ma anche personale docente. Per esempio – ha continuato il presidente Anief – ci sono gli insegnanti di religione cattolica che non hanno avuto un concorso straordinario e non hanno un canale riservato come le graduatorie per le supplenze di prima fascia per poter essere assunti. E quindi anche loro da anni subiscono questa precarietà, da 16 anni che non c’è alcun concorso espletato per loro”.
Il presidente del giovane sindacato ha quindi tenuto a ricordare che “c’è anche un problema per gli insegnanti che hanno assunto un ruolo: hanno superato l’anno di prova, sono stati valutati dagli organi delle scuole, ma continuano ad essere licenziati o a vedersi riconvertire il contratto a tempo determinato. Sono veramente tanti i temi che riguardano il personale della scuola – ha concluso Pacifico – e tutto questo non può non prescindere dal rinnovo del contratto. Abbiamo fatto più di 200 assemblee sindacali a distanza nell’ultimo mese e siamo pronti come sindacato a proseguire insieme per cambiare alcune regole all’interno del contratto e fare in modo che il Patto per la scuola sia rispettato dal governo”.