TUNISI, 05 OTT – Il presidente della Repubblica tunisina Kais Saied nel ricevere al palazzo di Cartagine il presidente del Consiglio superiore della magistratura, Youssef Bouzakher, ha dichiarato che “la purificazione della Tunisia passa necessariamente attraverso la ripulitura della magistratura e la lotta contro i criminali” che si sono “infiltrati nei tribunali e nelle corti”.
In un video dell’incontro, pubblicato sul sito della Presidenza, Saied ha affermato che “non è più possibile nascondersi dietro le procedure e godere della totale impunità, denunciando un ritardo nei tribunali nella decisione dei processi”. “I fascicoli rimangono nei tribunali e negli scaffali per anni, a causa della presenza di partiti che si sono infiltrati nel sistema giudiziario come il cancro”, ha accusato il presidente.
Nello stesso contesto, Saied si è detto “sorpreso” per l’inerzia della Procura in diverse cause intentate contro criminali, accusando molti giudici di “complicità”. Il presidente ha inoltre sottolineato che ciò che sta accadendo oggi in Tunisia dopo le misure annunciate il 25 luglio – la sospensione del parlamento il licenziamento del premier – e le decisioni che ne sono seguite, come il rafforzamento dei poteri presidenziali per decreto del 2 settembre, è chiaramente una “prosecuzione della Rivoluzione del 17 dicembre 2010. Una rivolta che è stata uccisa”, ha detto. “I missili giuridici sono ancora lì per colpire i corrotti”, ha avvertito ancora.
Saied ha infine stimato il numero dei manifestanti scesi nelle piazze tunisine domenica scorsa per chiedere “la fine del dramma che la Tunisia sta vivendo a livello istituzionale”, in oltre 1,8 milioni, definendo la giornata “storica”.