Il ministro: “Sarà un passaggio delicato”. E sottolinea: “Il dialogo non è un lusso ma condizione essenziale a presidio democratico”
Green pass obbligatorio sul lavoro, “c’è preoccupazione per il 15 perché è un passaggio delicato ma la stessa che abbiamo avuto nei mesi scorsi”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso dell’iniziativa dell’Inas Cisl alla vigilia dell’introduzione del certificato verde (venerdì 15 ottobre) che sta creando tensioni tra i lavoratori. “IIl Green pass è un passaggio complesso che può avere anche problemi di carattere applicativo ma con il dialogo sociale sono convinto che costruiremo risposte alle domande che emergono riprendendo il lavoro comune”.
Leggi anche
Green pass obbligatorio al lavoro, multe e controlli: tutte le regole
Green pass obbligatorio lavoro, Draghi firma Dpcm: cosa cambia
Green pass obbligatorio e portuali, “imprese valutino tamponi gratis”: è polemica
“Il dialogo sociale non è un lusso ma una condizione essenziale per un presidio democratico”, ha spiegato ancora il ministro confermando il “ruolo fondamentale del sindacato”.
“Tutti ci dobbiamo fare carico di questo passaggio ma la strada giusta è quella intrapresa nel marzo scorso quando esplose la pandemia e quando grazie alla responsabilità del sindacato l’Italia non si è fermata – ha detto ancora Orlando – Lo stesso spirito di quando decidemmo i protocolli di sicurezza e di vaccinare i lavoratori in azienda”. E a quindi auspicato “che si torni a costruire quella interlocuzione”, ricordando come oggi sia comunque in corso un tavolo tecnico al ministero con le parti sociali proprio sull’applicazione del Green pass.