9 – 14 novembre 2021 | Teatro della Pergola
(martedì – sabato, ore 20:45, giovedì, ore 18:45; domenica ore 15:45)
Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana
Laura Morante
IO SARAH, IO TOSCA
di Laura Morante
con Chiara Catalano voce e pianoforte
scene Luigi Ferrigno
costumi Agata Cannizzaro
musiche Mimosa Campironi
luci Tommaso Toscano
regia Daniele Costantini
Durata: 90 minuti
12 – 13 novembre 2021 | Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci
(ore 21)
Sotterraneo
con il sostegno di Regione Toscana, MiC
Woody Neri
SHAKESPEAROLOGY
concept e regia Sotterraneo
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
costumi Laura Dondoli
sound design Mattia Tuliozi
tecnica Monica Bosso
residenze artistiche Centrale Fies_art work space, CapoTrave/Kilowatt, Tram – Attodue, Associazione teatrale Pistoiese
Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo Apap – Performing Europe 2020 ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese
Durata: 70 minuti
Al Teatro della Pergola, da martedì 9 a domenica 14 novembre (martedì – sabato, ore 20:45; giovedì, ore 18:45; domenica ore 15:45) Laura Morante è in anteprima nazionale con Io Sarah, io Tosca in cui è Sarah Bernhardt, la mitica attrice a cui Victorien Sardou dedicò La Tosca, il celebre dramma trasformato in libretto da Illica e Giacosa e messo in musica da Giacomo Puccini.
Lo spettacolo, scritto dalla stessa Morante e diretto da Daniele Costantini, è costruito in tre quadri: il primo, il 3 novembre 1887, all’inizio delle prove; il secondo due settimane dopo; il terzo all’alba del 24 novembre, il giorno della prima rappresentazione di Tosca.
In scena anche la giovane musicista Mimosa Campironi, che interagisce, commenta e dialoga con Laura Morante soltanto con il suono del suo pianoforte e con il canto, in un flusso continuo di recitazione, azione e musica avvincente, emozionante, e a tratti anche divertente.
Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, venerdì 12 e sabato 13 novembre, ore 21, Woody Neri è William Shakespeare in Shakespearology, scritto da Daniele Villa, concept e regia di Sotterraneo.
È un one-man-show, una biografia, un catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido che dà voce al Bardo in persona e cerca di rovesciare i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è lui che dice la sua, interrogando il pubblico del nostro tempo.
La Tosca di Victorien Sardou viene rappresentata per la prima volta il 24 novembre 1887 a Parigi nel Théâtre de la Porte Saint-Martin. Il dramma è scritto da Sardou per la più importante attrice di quegli anni, la celebre Sarah Bernhardt. Al terzo spettacolo insieme, dopo Fedora e Théodora, l’autore e la grande attrice sono le due star della scena francese. In quello stesso anno, Andrè Antoine, un attore/regista francese di 29 anni, fonda a Parigi il Théâtre Libre, e a Mosca Konstantin Stanislavskij debutta, a soli 24 anni, come attore/regista nel teatro del Circolo Moscovita di Arte e Letteratura. È un contesto vivissimo, che annuncia grandi cambiamenti, straordinarie innovazioni nell’arte teatrale.
In Io Sarah, io Tosca, in anteprima nazionale al Teatro della Pergola da martedì 9 a domenica 14 novembre (martedì – sabato, ore 20:45; giovedì, ore 18:45; domenica ore 15:45) Laura Morante racconta Sarah Bernhard nei giorni precedenti il debutto de La Tosca. Nello spettacolo, la realtà e la finzione finiscono per mescolarsi in un gioco di specchi che apre squarci di verità nell’affascinante leggenda della Bernhardt, donna tenace e vulnerabile, indomabile e raffinata, cinica e generosa, che fu la prima diva di fama mondiale.
Spiega Laura Morante: «Ho intrapreso un lungo percorso, attraverso la vasta mole di libri dedicati a Sarah Bernhardt, partendo dalla sua autobiografia, tanto rivelatrice del suo carattere, quanto imprecisa, sfuggente e lacunosa per quanto riguarda le vicende non sempre edificanti che hanno contribuito a farne un’attrice e una donna famosissima – osannata e aspramente criticata, ma costantemente al centro della scena – e soprattutto per quel che concerne i fatti della sua vita privata e sentimentale. Più andavo avanti nella mia esplorazione, più mi convincevo che il confronto fra Sarah e Tosca, attraverso la dialettica in gran parte misteriosa e inconscia che sempre si crea fra un personaggio e l’attore che lo interpreta, poteva operare un progressivo e affascinante disvelamento della personalità di Sarah stessa, che gelosia, passione, rabbia, devozione, ribellione non appartenevano solo alla finzione del dramma di Sardou, ma anche alla sua prima magistrale interprete. Alla fine del percorso, mi è parso di essere finalmente autorizzata a cercare di raccontare Sarah: cinica e sentimentale, spregiudicata e sognatrice, superstiziosa e impavida, vulnerabile e battagliera, tanto gelosa della propria privacy quanto insaziabilmente avida di celebrità, e, soprattutto forse, di amore».
Dice Jerome Salinger: “quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere vorresti che l’autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono”.
È da un po’ di tempo che Sotterrano voleva usare il teatro come quella famosa telefonata, per incontrare William Shakespeare in carne e ossa e fare due chiacchiere con lui sulla sua biografia, su cosa è stato fatto delle sue opere, su più di 400 anni della sua storia post mortem dentro e fuori dalla scena – come se accompagnassimo Van Gogh al Van Gogh Museum di Amsterdam o Dante in mezzo ai turisti che visitano la sua abitazione fiorentina.
Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, venerdì 12 e sabato 13 novembre, ore 21, Shakespearology, con protagonista Woody Neri, parte dall’immaginario collettivo per parlare proprio con il Bardo. Certo, non sarà quello vero, autentico, ma se riescono a incontrare anche uno solo dei possibili Shakespeare, forse l’esperimento potrà dirsi riuscito.