Studenti morti in alternanza scuola lavoro, Cgil-Flc-Rete Studenti Medi Firenze: “La misura è colma, il sistema non funziona e va cambiato”. Appello al Ministero: “Si sospendano in via preventiva i percorsi e si apra un confronto con le organizzazioni sindacali e studentesche”
Firenze, 16-2-2022 – La notizia di ieri di un altro studente morto in formazione scuola-lavoro ci dice che la misura è colma. Non dovevamo arrivare a tanto, non dovevamo vedere morire due giovani in pochi giorni per dire che il sistema dei Pcto e della formazione scuola-lavoro non funziona e va radicalmente cambiato. Per evitare il proseguire di questa che sta diventando una vera e propria e strage è indispensabile che, in via preventiva, il Ministero sospenda tutti i percorsi di alternanza. Si apra un periodo di ascolto e confronto con le organizzazioni sindacali e studentesche, a tutti i livelli, in modo che gli studenti e le studentesse siano protagonisti e possano raccontare le loro esperienze e costruire percorsi adatti alle loro aspettative.
Siamo convinti che:
– l’alternanza scuola lavoro debba essere una possibilità ma non un obbligo e debba potersi svolgere all’interno degli Istituti potenziando i laboratori d’aula e le sperimentazioni educative;
– in nessun caso gli studenti possano essere messi a lavorare e che quindi eventuali laboratori esterni possano essere previsti sono nelle aziende che hanno al loro interno centri di formazione all’altezza;
– sia utile educare alla cultura del lavoro e dei diritti e che quindi in generale l’alternanza si debba svolgere in classe portando esperienze sindacali e di impresa.
Per questo come Cgil e Rete ci adopereremo per costruire insieme iniziative e assemblee sul tema della alternanza.
Firmato: CGIL Firenze, FLC-CGIL Firenze, Rete degli Studenti Medi Firenze