Putin riconoscendo le repubbliche filorusse, separate in Ucraina, ha commesso un atto gravissimo di protervia e ha alimentato i venti di guerra.
Ha voluto dare di sé l’immagine dell’uomo forte, del desposta che informa il mondo delle sue decisioni, presentandosi come una vittima costretta a reagire in nome del suo popolo.
Il gesto è inaccettabile e viola il diritto internazionale, come, per la verità, tante decisioni prese unilateralmente da parte della Nato che non hanno tenuto conto del bisogno di sicurezza della Russia.
Ma fermare la guerra è ancora possibile.
Tocca all’Europa non lasciarsi travolgere.
A noi spetta di fare sentire la nostra voce per la pace nelle piazze.
Come ha detto Il presidente Mattarella:
“Non possiamo accettare che ora si alzi nuovamente il vento dello scontro in un continente che ha conosciuto le tragedie della prima e della seconda guerra mondiale.
Dobbiamo fare appello alle nostre risorse e a quelle dei paesi alleati e amici affinché le esibizioni di forza lascino il posto al reciproco intendersi, affinché nessun popolo debba tenere l’aggressione parte dei vicini”.