Ambiente e territorio. A Bagno di Romagna (Fc) il nuovo Centro visita del Parco nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Bonaccini: “Una struttura che permette un viaggio sorprendente nella natura, importante promuovere piena sostenibilità e turismo verde”
Un viaggio multimediale alla scoperta delle Faggete vetuste del Parco, patrimonio Unesco dal 2017. Rinnovati anche i Centri visita di Santa Sofia e Premilcuore, grazie al progetto europeo “Vias animae”. Dalla Regione finanziamento di 184 mila euro
Bologna – Suoni, immagini e installazioni multimediali per un’immersione totale nello straordinario patrimonio naturalistico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, a partire dalle Faggete vetuste, la foresta primordiale che nel 2017 ha ricevuto il riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco.
E’ quello che offre a turisti, scolaresche, studiosi, ma anche a chi semplicemente vive nell’area protetta o nei dintorni, il rinnovato Centro visita del Parco, allestito al Palazzo del Capitano di Bagno di Romagna (FC). Venerdì scorso, 8 ottobre, l’apertura e l’inaugurazione alla presenza del sindaco Marco Baccini, del presidente del Parco, Luca Santini, e del direttore Alessandro Bottacci, oggi la visita del presidente della Regione, Stefano Bonaccini.
Un nuovo modo di raccontare e promuovere la natura reso possibile anche dalle risorse regionali attraverso il programma europeo Por Fesr: 184 mila euro su un investimento complessivo di oltre mezzo milione di euro, per riorganizzare oltre al centro visita di Bagno anche quelli di Santa Sofia e Premilcuore, sempre sul versante romagnolo del Parco.
“Una bellissima struttura, grazie alla quale è possibile compiere un viaggio sorprendente nella natura- afferma il presidente Bonaccini-. è anche grazie a interventi come questo, e a un turismo verde e slow, che possiamo promuovere la riscoperta dei territori appenninici. La salvaguardia dello straordinario patrimonio di biodiversità presente in questo Parco è fondamentale. Ma non basta. Perché dobbiamo guardare oltre, con un impegno per lo sviluppo sostenibile davvero a tutto campo. Penso al progetto che abbiamo avviato per piantare 4,5 milioni di nuovi alberi tra Rimini e Piacenza entro 2024, uno per ogni abitante, per fare dell’Emilia-Romagna il corridoio verde d’Italia e migliorare la qualità dell’aria. E penso soprattutto al Patto per il Lavoro e il Clima che abbiamo condiviso con tutte le parti sociali e la società regionale”.
Le Faggete cuore del Parco
Antiche e maestose foreste arrivate fino a noi grazie a una gestione oculata con interventi minimali da parte dell’uomo e dunque in grado di offrire habitat unici dal punto di vista della biodiversità.
Alle Faggete del Parco delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (e della Riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la prima costituita in Italia nel 1959 e che del Parco costituisce il nucleo originario) è dedicata in particolare la camera multimediale realizzata all’interno del Centro visita dove grazie a proiezioni a 360 gradi è possibile rivivere il susseguirsi delle quattro stagioni, accompagnato dai suoni della natura, tra cui il verso del raro picchio nero.
I lavori realizzati
L’intervento cofinanziato dalla Regione e dall’Ente Parco nell’ambito del progetto europeo “Vias Animae – Le Strade Ritrovate” ha riguardato dunque insieme al Centro visita di Bagno di Romagna, anche quelli di Santa Sofia e Premilcuore, per ognuno dei quali è stato individuato un tema guida. Oltre alle antiche foreste di Bagno di Romagna, la memoria per Santa Sofia, la fauna e l’acqua per Premilcuore.
Ma non solo. L’allestimento ha previsto anche interventi riorganizzativi e di ammodernamento, oltre a una particolare attenzione alla fruizione da parte dei più piccoli.