Notizia in aggiornamento
L’accordo di cessate il fuoco a Gaza, un fragile progresso reso possibile dalla riconfigurazione del Medio Oriente e dalla pressione congiunta Biden-Trump
Sotto il patrocinio di Stati Uniti, Qatar ed Egitto, Israele e Hamas hanno approvato in linea di principio un piano in tre parti. Ma la sua attuazione resta molto delicata.
Questo accordo senza vincitori, frutto delle relazioni diplomatiche tra Stati Uniti, Egitto e Qatar, dovrebbe consentire, a partire da domenica, la fine dei combattimenti in territorio palestinese, dove sono state uccise più di 46.000 persone, e una liberazione graduale aumento del centinaio di ostaggi ancora nelle mani di Hamas (34 dei quali sono già morti, secondo Israele), dopo l’attacco senza precedenti del 7 ottobre 2023. Hamas ha approvato un accordo di cessate il fuoco con Israele, l’ufficio di Benjamin Netanyahu precisa che restano da risolvere gli “ultimi dettagli”
Il primo ministro del Qatar ha confermato il rilascio di 33 ostaggi israeliani durante la prima fase della tregua a Gaza, che entrerà in vigore domenica. L’ONU ha chiesto di rimuovere gli ostacoli agli aiuti umanitari nel territorio palestinese.
Migliaia di persone in festa nella striscia di Gaza. Secondo l’intesa saranno rilasciati 33 ostaggi israeliani in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi.
Migliaia di persone in festa nella striscia di Gaza. Secondo l’intesa saranno rilasciati 33 ostaggi israeliani in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi
La gioia nella Striscia di Gaza e la fiaccolata dei parenti degli ostaggi israeliani (Afp)
La gioia nella Striscia di Gaza e la fiaccolata dei parenti degli ostaggi israeliani (Afp)
Redazione Adnkronos
Israele e Hamas hanno accettato l’accordo per il cessate il fuoco a Gaza oggi, mercoledì 15 gennaio. “Con l’approvazione di entrambe le parti del negoziato, stasera proseguiranno i lavori per completare gli aspetti attuativi” annuncia il premier, ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, in una conferenza stampa a Doha, sede dei negoziati indiretti tra Israele e Hamas. Il premier ha inoltre annunciato che “l’attuazione dell’accordo inizierà domenica 19 gennaio” affermando che secondo l’accordo, “Hamas rilascerà 33 ostaggi in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi”.
I mediatori (Qatar, Stati Uniti ed Egitto), annuncia Al Thani, “lavoreranno per monitorare l’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco” a Gaza. Il premier ha ribadito che “ci saranno meccanismi per monitorare eventuali violazioni che potrebbero verificarsi”, ma le garanzie rimangono “l’impegno di entrambe le parti dell’accordo così come gli sforzi dei mediatori”.