Secondo il commissario europeo all’Industria c’è ”la capacità di produrre e fornire le dosi del vaccino necessarie a raggiungerla”. E “dal 15 giugno pronto il passaporto vaccinale”
In Europa c’è ”la capacità di produrre e fornire le dosi del vaccino necessarie a raggiungere l’immunità collettiva” rispetto al coronavirus a metà luglio. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Industria Thierry Breton intervistato da radio Rtl, dall’emittente tv Lci e dal quotidiano Le Figaro.
Si sta aprendo una nuova fase della lotta contro la pandemia, ha affermato Breton, sostenendo che dopo un periodo di adattamento, la produzione industriale di vaccini sembra ora procedere senza intoppi. Il commissario europeo ha quindi affermato con “certezza” che “360 milioni di dosi” del vaccino anti Covid saranno consegnate in Europa alla fine del terzo trimestre, oltre 420 milioni a metà luglio. Numeri “necessari per iniziare a parlare di questa immunità collettiva”. In Francia la prossima settimana dovrebbero essere consegnate 3 milioni di dosi del vaccino anti Covid-19.
Dal 15 giugno potrebbe essere disponibile in Europa un passaporto vaccinale che permetterà una maggiore libertà di movimento a chi ha ottenuto la vaccinazione contro il Covid-19. Lo ha dichiarato il commissario europeo all’Industria Thierry Breton intervistato da radio Rtl, dall’emittente tv Lci e dal quotidiano Le Figaro.
Quanto al “certificato” vaccinale disponibile a livello europeo sarà sia in formato cartaceo, sia digitale, ha spiegato Breton. Dotato di “codice QR”, indicherà “il tipo di vaccino ricevuto”, “se sei stato portatore della malattia” e “se si hanno gli anticorpi”. Questo documento può essere richiesto per prendere un aereo, partecipare a un “evento importante” o entrare in un luogo pubblico, ma non è obbligatorio, ha precisato il commissario.
“Allo stesso tempo, stiamo sviluppando la capacità di eseguire test antigenici rapidi”, ha affermato Breton, spiegando che in mancanza di un certificato sarà richiesto un test negativo al Covid-19. L’obiettivo, ha spiegato il commissario europeo, è quello di “ritrovare la capacità di convivere senza essere un rischio” e “avere la capacità di riaprire” le attività. Dobbiamo organizzarci molto rapidamente”, ha ribadito.