Sicurezza sul lavoro, costituito in Prefettura a Firenze un tavolo per migliorare la prevenzione e monitorare le illegalità. Il comparto edile considerato uno dei più a rischio. Cgil-Cisl-Uil: “Sarà fondamentale un lavoro comune di collaborazione con le categorie direttamente coinvolte, così come il coinvolgimento delle Associazioni datoriali e delle Istituzioni cittadine”
Firenze, 13-4-2021 – Il 9 aprile si è tenuto l’incontro convocato presso la Prefettura di Firenze dal Prefetto Alessandra Guidi, come richiesto dai sindacati, a cui hanno partecipato le Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e Organi Ispettivi. Si è convenuto in quella sede la costituzione di un Tavolo di lavoro al fine di sviluppare sul nostro territorio una migliore attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro attraverso un luogo comune dove condividere dati e segnalare situazioni anche attinenti a possibili condizioni di illegalità.
Come CGIL, CISL e UIL avevamo proposto di affrontare alcuni settori e criticità specifiche relativamente ad alcuni ambiti che hanno mostrato una elevata incidenza o che stanno sviluppando un forte incremento dell’attività sul territorio, quali gli infortuni in itinere, i settori delle costruzioni, il magazzinaggio, le consegne a domicilio, piccole imprese ed artigianato. Ovviamente tali temi non sono esaustivi e sarà fondamentale un lavoro comune di collaborazione con le categorie direttamente coinvolte così come il coinvolgimento delle Associazioni datoriali e delle Istituzioni cittadine.
Nella prima riunione il Prefetto ha voluto mettere al centro del confronto in primis il comparto edile, considerato uno dei settori sempre più a rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, oltre che uno dei più colpiti da infortuni e malattie professionali. Il tavolo verrà aggiornato a breve. Riteniamo che si tratti di una disponibilità ed una opportunità importante per il nostro territorio per cercare di migliorare le condizioni di tutela e sicurezza sul lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori sempre più a rischio, tanto più in questa fase, di ricatto e sfruttamento.