Sono molte le celebrità italiane che si sono unite a UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, per la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione di milioni di rifugiati e richiedenti asilo che, costretti a fuggire da guerre, violenze e persecuzioni, lasciano i propri affetti, la propria casa e tutto ciò che un tempo era la loro vita per cercare salvezza in un altro paese.
Greta Scarano è la protagonista dello spot ufficiale della campagna Insieme possiamo fare la differenza – Together we can do anything per chiedere la piena inclusione dei rifugiati in ogni ambito della società, dal lavoro allo studio allo sport.
Inoltre, l’attrice ha raccontato attraverso un video la storia di Ruth. In fuga dal Congo, Ruth ha trovato protezione in Italia e nel nostro paese è riuscita a realizzare il sogno di diventare medico. Oggi collabora con l’Azienda Sanitaria del Piemonte anche nell’ambito dell’emergenza Covid 19, ed è presidentessa dell’Associazione Mosaico Azione dei Rifugiati per promuovere la piena integrazione dei rifugiati nella società.
Il 20 giugno Alessandro Gassmann, Ambasciatore di Buona Volontà dell’UNHCR, Lino Guanciale, Lorena Bianchetti e Mia Ceran lasceranno i loro canali social per un takeover da parte di quattro rifugiati, Hanna, Ahmed, Rahmat e Joy, che racconteranno le loro storie.
Hanna è rimasto ad Aleppo, sua città natale, per i primi cinque anni della crisi siriana. È fuggito in Libano con la sua famiglia prima di arrivare in Italia nel 2018 grazie ai corridoi umanitari della Tavola Valdese. Oggi Hanna è uno studente universitario che sogna di migliorare la vita delle persone attraverso il suo lavoro.
Ahmed ha affrontato il difficile viaggio attraverso la Libia ed il Mediterraneo, approdando a Lampedusa nel 2011. Nonostante le difficoltà vissute nel primo periodo in Italia, Ahmed ha deciso di iscriversi all’Università di Torino, dove si è laureato con una tesi sul Darfur, la regione dalla quale era fuggito. Oggi Ahmed è impiegato presso un’azienda internazionale nel settore della sostenibilità.
Joy cercava un luogo dove la sua vita non fosse in pericolo per il solo fatto di essere albina. Rapita e trafficata verso la Libia, Joy è arrivata in Italia nel 2016 e ha finalmente trovato protezione a Trento. Oggi è una studentessa universitaria al lavoro per preparare una tesi su migrazione ed integrazione.
A 12 anni Rahmat si è incamminato da solo, in fuga dall’Afghanistan, per cercare un luogo dove poter essere al sicuro e costruire un futuro. A Bari è arrivato nascosto sotto le ruote di un Tir. Grazie al sostegno della comunità che lo ha accolto, Rahmat si è laureato in ingegneria meccanica presso l’Università di Napoli Federico II. Rahmat sogna di poter contribuire attraverso il suo lavoro alla crescita del settore tecnologico in Italia.
A sostenere la campagna Insieme possiamo fare la differenza – Together we can do anything anche Nicole Grimaudo, Carolina Crescentini, Francesco Pannofino, Paola Saluzzi, Cecilia Dazzi, che attraverso i loro social hanno ricordato che la nostra forza è la solidarietà e che in un mondo interconnesso non saremo al sicuro fino a quando non lo siamo tutti.
Oltre 82 milioni di persone al mondo, l’1% della popolazione globale, è in fuga da guerre e persecuzioni. I rifugiati sono studenti e insegnanti, sono atleti, sono cuochi, sono medici e infermieri. Portano con sé nella fuga un bagaglio di competenze che possono arricchire le comunità ospitanti, diventando risorse preziose per la società e per il bene comune.
Insieme, possiamo costruire comunità più forti. Insieme possiamo fare la differenza.