Relazioni internazionali. Emilia-Romagna e Nouvelle-Aquitaine rinnovano i progetti di collaborazione: l’incontro a Bordeaux con l’assessore Paola Salomoni in occasione del Forum su intelligenza artificiale e robotica. “Rafforziamo un legame che ci unisce in tanti settori. Pronti a mettere a disposizione conoscenze in cui siamo leader, dai big data all’innovazione agroalimentare, dalla formazione al digitale”
Le due Regioni legate da un rapporto ultraventennale: nel 1999 l’inizio della collaborazione, nel 2010 la sottoscrizione dell’intesa, che sarà rinnovata nel 2022
Bologna – Intelligenza artificiale, innovazione agroalimentare, progetti europei sulle ceramiche, trasformazione digitale e formazione: sono alcuni dei settori in cui le Regioni Emilia-Romagna e Nouvelle-Aquitaine si impegnano a collaborare alla luce del protocollo in essere, che sarà rinnovato nel 2022.
L’occasione per incontrarsi, fare il punto sul lavoro svolto finora e guardare al futuro è offerta dal Forum “Néo-Aquitain de l’Intelligence Artificielle et de Robotique”, in corso di svolgimento a Bordeaux, a cui partecipa l’assessore regionale all’Università, Ricerca e Agenda digitale Paola Salomoni. In uno spazio di oltre cinquemila metri quadrati dal 9 all’11 dicembre la fiera propone stand, dimostrazioni, incontri, tavole rotonde e conferenze dedicate ai professionisti della robotica e dell’intelligenza artificiale: un settore di cui l’Emilia-Romagna è leader in Europa.
“La relazione tra Italia e Francia affonda le sue radici nella storia e nella cultura dei nostri Paesi, legati da accordi di cooperazione in tutti i settori- commenta Salomoni-. Da un punto di vista economico la Francia è il secondo cliente e il secondo fornitore della penisola, l’Italia è il terzo fornitore e il quarto cliente della Francia. Se consideriamo poi che il 25 novembre scorso il presidente francese Emmanuel Macron e il premier italiano Mario Draghi hanno rafforzato il legame tra i due Paesi con il Trattato del Quirinale, comprendiamo bene quanto sia essenziale continuare e anzi rafforzare la collaborazione tra due Regioni, l’Emilia-Romagna e la Nouvelle-Aquitaine, che hanno in comune lo sguardo rivolto a un futuro più digitale e sostenibile. Siamo a disposizione per condividere le nostre conoscenze più avanzate in tanti settori, dai big data all’innovazione agroalimentare, dalla formazione al digitale”.
I progetti di collaborazione per il prossimo biennio
L’intelligenza artificiale e la sua applicazione in ambiti quali la mobilità e l’agroalimentare sono uno dei principali temi di collaborazione. La Nouvelle-Aquitaine ha infatti aderito al progetto europeo presentato dall’Emilia-Romagna (come capofila) per la trasformazione digitale delle regioni “Digital Transformation for Regions – “DT4Regions”. L’obiettivo del progetto, che a settembre ha già avuto un primo incontro da remoto, è lanciare una piattaforma europea per le Regioni per abilitare soluzioni collettive su intelligenza artificiale e big data. È previsto inoltre un confronto sulle rispettive agende digitali: i delegati emiliano-romagnoli potranno visitare le realtà della zona più all’avanguardia nel settore.
Una delegazione del settore agroalimentare e innovazione per la Nouvelle-Aquitaine guidata dal vicepresidente Jean-Pierre Raynaud sarà invece ospite in Emilia-Romagna nel gennaio 2022.
Anche per la sanità esiste un legame tra ospedali che ha portato in passato a scambi di informazioni e di buone pratiche, e altro terreno comune è quello delle ceramiche. Insieme alla Regione tedesca dell’Assia c’è poi l’idea di confrontarsi sulle prospettive concrete dell’idrogeno verde di divenire una fonte combustibile sostenibile.
I centri di formazione professionale nel settore della cucina e delle acconciature porteranno nel 2022 a scambi di studenti, con l’obiettivo di realizzare progetti finanziabili attraverso i fondi europei. Sono inoltre previsti scambi e collaborazioni nell’ambito del cinema, del teatro, del libro e dell’audiovisivo.
Il rapporto tra Emilia-Romagna e Nouvelle-Aquitaine
La Nouvelle-Aquitaine è la più grande delle regioni francesi, nata nel 2016 dalla riforma territoriale che ha portato alla fusione di Aquitania, Limosino e Poitou-Charentes. Tanti gli aspetti in comune con l’Emilia-Romagna, a partire dall’importanza dell’agricoltura e dell’enogastronomia. Il capoluogo Bordeaux, patrimonio Unesco, è chiamato anche la città del vino, per non parlare del famoso liquore Cognac che porta il nome di una cittadina della Dordogna. L’area è nota anche per gli allevamenti di ostriche, il formaggio di capra, il prosciutto di Bayonne. Limoges è famosa per la sua porcellana ma la regione, come l’Emilia-Romagna, guarda anche alle nuove frontiere dell’informatica e dello sviluppo sostenibile.
La collaborazione tra la Regione Aquitania e l’Emilia-Romagna nasce nel 1999 e negli anni ha coinvolto associazioni, università, comuni, scuole, fondazioni, istituzioni e centri di ricerca. Nel 2010 è stato inoltre sottoscritto un protocollo sulla collaborazione interregionale in materia di cooperazione e rafforzamento istituzionale, educazione e gioventù, istruzione superiore e ricerca, economia innovativa, agricoltura e agroalimentare, cultura e cittadinanza, sviluppo e solidarietà internazionale. Il presidente Bonaccini è già stato invitato in Nouvelle-Aquitaine nell’aprile 2022 per la firma del rinnovo del protocollo di intesa.
La regione Nouvelle-Aquitaine inoltre condivide la stessa sede a Bruxelles con Emilia-Romagna, Assia (Germania) e Wielkopolska (Polonia): ciò ha consentito di promuovere iniziative congiunte, per esempio per la difesa della politica agricola e la valorizzazione dei prodotti a marchio tutelato. Inoltre, la Nouvelle-Aquitaine ha donato 100mila euro al comune di Pieve di Cento per il restauro del Teatro Zeppili, danneggiato dal terremoto del maggio 2012. /CC