L’emergere di Omicron (lignaggio Pango B.1.1.529), identificato per la prima volta in Botswana e Sud Africa, può compromettere l’efficacia del vaccino e portare a re-infezioni 1. Abbiamo studiato se Omicron sfugge alla neutralizzazione anticorpale nei sudafricani vaccinati con Pfizer BNT162b2. Abbiamo anche studiato se Omicron richiede il recettore ACE2 per infettare le cellule. Abbiamo isolato e sequenziato il virus Omicron vivo confermato da una persona infetta in Sud Africa e confrontato la neutralizzazione plasmatica di Omicron rispetto a un ceppo ancestrale SARS-CoV-2, osservando che Omicron richiedeva ancora ACE2 per infettare. Per la neutralizzazione, sono stati prelevati campioni di sangue subito dopo la vaccinazione dai partecipanti che erano stati vaccinati e precedentemente infettati o vaccinati senza evidenza di precedente infezione. La neutralizzazione del virus ancestrale era molto più alta nei partecipanti infetti e vaccinati rispetto a quelli solo vaccinati, ma entrambi i gruppi hanno mostrato una fuga di 22 volte dalla neutralizzazione provocata dal vaccino da parte della variante Omicron. Tuttavia, nel gruppo precedentemente infetto e vaccinato, il livello di neutralizzazione residua di Omicron era simile al livello di neutralizzazione del virus ancestrale osservato nel gruppo di sola vaccinazione. Questi dati supportano l’idea che, a condizione che un’elevata capacità di neutralizzazione sia suscitata da approcci di vaccinazione/potenziamento, può essere mantenuta un’efficacia ragionevole contro Omicron.