Con una doppia dedica al trentennale delle stragi di mafia e al venticinquennale della riapertura del Teatro, si apre giovedì 20 gennaio la Stagione 2022. Ad inaugurare il programma il grand opéra di Giuseppe Verdi Les vêpres siciliennes interpretato dal direttore musicale Omer Meir Wellber e dalla regista palermitana Emma Dante. L’opera, che vede impegnati in scena Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro e gli Attori della Compagnia Sud Costa Occidentale, è proposta per la prima volta a Palermo nella versione originale francese in cinque atti con i ballabili, nel nuovo allestimento realizzato in coproduzione con il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Real di Madrid.
L’inaugurazione sarà trasmessa in diretta streaming sulla WebTV del Teatro e su Arte.
IL GRAND OPÉRA DI GIUSEPPE VERDI LES VÊPRES SICILIENNES
INAUGURA LA STAGIONE 2022 DEL TEATRO MASSIMO DI PALERMO
“Domani – ha dichiarato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando- avrà inizio la stagione 2022 del Teatro Massimo con il nuovo allestimento dell’opera, nella versione originale in francese, ‘I vespri siciliani’ di Giuseppe Verdi. Una stagione interamente dedicata al trentennale delle stragi di mafia del 1992 che hanno segnato la storia della nostra città e del nostro paese. Ma che coincide anche con il quarantennale degli omicidi La Torre e Dalla Chiesa. Un contesto, quello della memoria e del futuro, che segna profondamente questa stagione.
Da quel 1992 è partito un moto di ribellione e di grande impegno civile che, tra l’altro, ha portato nel 1997 alla riapertura del Teatro Massimo, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario, e alla riconquista di altri spazi urbani riferimento dell’attività culturale della città.
Questa stagione conferma il profondo legame tra il Teatro Massimo e Palermo, tra il teatro e la rinascita culturale, sociale e civile della città. Ringrazio il nuovo sovrintendente Marco Betta, al direttore Omer Meir Wellber e alla regista palermitana Emma Dante e rivolgo loro i miei migliori auguri per quest’opera che inaugura una stagione teatrale densa di significati e che sono sicuro rimarrà nella storia della città”.