L’INCONTRO DEL MESE | Salvatore Incorpora
Focus sull’artista espressionista calabro-siculo e presentazione del catalogo ragionato delle sue opere
Venerdì 28 gennaio alle 17,30
PALERMO. Per il ciclo “L’incontro del mese” del Museo archeologico Salinas, venerdì prossimo (28 gennaio) alle 17,30 un interessante focus sul pittore e scultore espressionista che si è sempre mosso tra Catania e Linguaglossa, Salvatore Incorpora, a partire dal catalogo ragionato, curato da Vittorio Sgarbi, che Silvana Editoriale dedica alla mano importante di chi ha saputo raccontare il mondo dei “vinti” verghiani e non solo.
Introduce la conversazione, il direttore del Museo Caterina Greco, partecipano gli storici dell’arte Antonio D’Amico e Stefano Saponaro, e Andrea Giuseppe Cerra, dottorando di ricerca nell’Università di Catania, che hanno collaborato alla stesura dell’opera. Dal 2015 a Linguaglossa il museo Messina – Incorpora ospita opere di Salvatore Incorpora e dello scultore Francesco Messina, a cui il Museo Salinas dedica in questi mesi una retrospettiva in corso fino al 27 febbraio.
Il volume “Salvatore Incorpora [1920-2010]” illustra l’ampio orizzonte della produzione dell’artista espressionista calabro-siculo attraverso un lungo excursus di oltre seicento opere (tra dipinti, sculture, presepi, disegni e grafiche) introdotte da una serie di saggi critici e presentate con un ordinamento tematico che mette in luce la varietà di interessi di Incorpora: dai motivi sociali e civili che lasciano trasparire un’ispirazione quasi verghiana, alla sensibilità per temi religiosi e per la vita quotidiana, incluse le nature morte. Scrive Vittorio Sgarbi, che ha curato il catalogo ragionato, “Qualora volessimo, dopo Manzoni, immaginare il luogo dove l’Italia si è espressa senza separatismi e senza autonomie, in una coscienza nazionale fortificata, potremmo pensare proprio alla grande letteratura e alla grande pittura di fine Ottocento e del Novecento siciliano. Incorpora con la sua vasta produzione è quindi un’addizione importante alla conoscenza dell’arte italiana, all’importanza e alla definizione della storia dell’arte italiana”.
Salvatore Incorpora (Gioiosa Ionica 1920 – Linguaglossa 2010). La madre Gemma Murizzi era scultrice della creta di Calabria mentre il nonno Rocco Murizzi era stato scultore in legno della prestigiosa Scuola ottocentesca napoletana. Salvatore Incorpora ha insegnato per oltre quarant’anni disegno e storia dell’arte nelle scuole secondarie e nei licei, e ha sempre vissuto tra Linguaglossa e Catania. Il suo personale stile post-espressionista, in pittura e in scultura, lo pone tra gli esponenti di rilievo del secondo Novecento italiano. Dal 2015, a Linguaglossa, il museo Messina-Incorpora espone in permanenza le sue opere.
Intervengono
Antonio D’Amico, Storico dell’arte. Conservatore del Museo Bagatti-Valsecchi di Milano. Ha curato di Incorpora le mostre “Guttuso, Incorpora, Messina. Inedite visioni ai piedi dell’Etna” con Vittorio Sgarbi (2016), “Simone Martini incontra Salvatore Incorpora: Il racconto del sacro” con Anna Maria Guiducci (2018), “Salvatore Incorpora – Francesco Messina.Vite parallele” con Andrea Giuseppe Cerra e Maria Fratelli (2019). Autore di un corposo saggio critico nel catalogo ragionato curato da Vittorio Sgarbi.
Stefano Saponaro, Storico dell’arte. Ha collaborato all’elaborazione del catalogo ragionato dell’opera di Salvatore Incorpora (1920-2010), e ha partecipato al progetto espositivo del museo dedicato all’artista a Linguaglossa. Autore di un saggio che ricostruisce momenti determinanti della biografia dell’artista, tra cui l’esperienza da internato militare italiano. Ha condotto un lungo studio, assieme ad Antonio D’Amico e Vittorio Sgarbi, sugli apparati che compongono la parte finale del testo e una meticolosa ricerca bibliografica sui contributi scritti di Incorpora.
Andrea Giuseppe Cerra, dottorando di ricerca nell’Università di Catania. Collabora alle cattedre di Storia delle dottrine politiche e Storia delle istituzioni politiche nell’Università di Catania, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, e alla cattedra di Storia contemporanea nell’Università di Trieste, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Collabora alle pagine culturali de “La Repubblica” di Palermo e alle pagine culturali de “Il Piccolo di Trieste”. Ha scritto, con Elena Aga Rossi, la prefazione al volume “Quell’andare (da un diario)”, diario della prigionia da internato militare italiano di Salvatore Incorpora, Rubbettino 2021.