Relazioni internazionali. Sostenibilità e trasformazione digitale, a Barcellona la firma dell’Accordo fra Emilia-Romagna e Catalogna. Il presidente Bonaccini: “Due fra i principali hub europei dell’innovazione insieme per lotta al cambiamento climatico, sanità, lavoro e imprese attraverso Big data e nuove tecnologie”
La firma all’intesa con il presidente del Governo catalano, Pere Aragonès i Garcia, per l’alleanza fra la Data Valley emiliano-romagnola con il Tecnopolo di Bologna e la regione che vanta il Barcelona Supercomputing Center e il Center for Innovation for Data Tech and Artificial Intelligence. Alleanza rafforzata da un secondo accordo sul ‘gemello digitale’ fra il Comune di Bologna e quello di Barcellona, siglato dai sindaci Matteo Lepore e Ada Colau
Bologna – Un’alleanza per la sostenibilità e la trasformazione digitale. Due fra i principali hub europei dell’innovazione uniscono le forze per rispondere alle sfide di oggi e costruire un domani diverso.
Questa mattina a Barcellona i presidenti di Emilia-Romagna e Catalogna, Stefano Bonaccini e Pere Aragonès i Garcia, hanno firmato l’Intesa che porta le rispettive Regioni a collaborare in settori ormai cruciali per la vita delle persone, la coesione sociale, le prospettive di una nuova crescita.
Patto rafforzato da un secondo accordo, che verrà siglato a fine mattinata sempre nella Capitale catalana, tra il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, e la sindaca di Barcellona, Ada Colau, sui Gemelli Digitali Urbani Barcellona – Bologna, sottoscritto anche da Francesco Ubertini, presidente del Cineca e di Ifab, dall’Università di Bologna e dal Barcelona Supercomputing Center.
L’accordo tra Emilia-Romagna e Catalogna
Dal contrasto ai cambiamenti climatici a una sanità centrata su prevenzione, medicina di territorio e di precisione, salute di genere; dalla semplificazione e dalla modernizzazione della Pubblica amministrazione a progetti comuni nell’ambito della nuova programmazione dei fondi europei 2021-27, in tutti i settori, per lavoro, formazione, imprese, comunità locali.
Ambiti nei quali Emilia-Romagna e Catalogna intendono agire attraverso le nuove tecnologie, i Big Data e l’intelligenza artificiale, per soluzioni e applicazioni pratiche a beneficio di cittadini, imprese, territori.
Le due regioni presentano infatti infrastrutture uniche: la Data Valley dell’Emilia-Romagna con l’Ifab (Fondazione internazionale Big Data, intelligenza artificiale e sviluppo umano), il centro di supercalcolo Cineca, le reti regionali ‘Tecnopoli’ e ‘Alta tecnologia’ e macchine per il supercalcolo come il Data Center del Centro meteo europeo e il supercomputer europeo Leonardo, entrambi al Tecnopolo di Bologna, il primo già installato e il secondo in arrivo; la Catalogna con il Barcelona Supercomputing Center (BSC) e il Center for Innovation for Data Tech and Artificial Intelligence.
“Continuiamo a stringere alleanze strategiche a livello internazionale- afferma il presidente Bonaccini- per essere sempre di più nelle condizioni di leggere il presente che cambia e costruire risposte su lavoro, ricerca e innovazione, reti sanitarie e di welfare, sostenibilità ambientale, economica e sociale. Dopo quello con la Pennsylvania poche settimane fa, primo Accordo con uno Stato federale degli Stati Uniti, oggi la firma dell’Intesa con la Catalogna, un’altra area molto avanzata, aperta, capace di sperimentare soluzioni originali e dotata di infrastrutture tecnologiche analoghe a quelle della nostra Data Valley. Insieme rafforziamo una capacità di supercalcolo fra le prime in Europa e nel mondo, capacità che mettiamo al servizio delle nostre imprese, delle nostre università, dei nostri territori”.
“Attraverso la possibilità di analizzare enormi quantità di dati- prosegue- vogliamo migliorare la qualità di vita delle persone, i tempi delle città e i processi produttivi, riducendo il loro impatto ambientale, le possibilità di cura e assistenza, le opportunità per i giovani, che vogliamo trattenere e attirare in Emilia-Romagna. Nella stessa direzione va il rafforzamento del rapporto con Barcellona, che segue quello con Boston e Philadelphia nella recente missione negli Usa. E stiamo lavorando- chiude Bonaccini- alla missione del prossimo autunno in California, dove l’Emilia-Romagna per prima ha portato le proprie startup innovative in Silicon Valley, e Texas, per aeropazio e space economy”.
Un rapporto consolidato
Emilia-Romagna e Catalogna hanno da anni collaborazioni attive in diversi settori. Inoltre, nelle settimane e nei mesi scorsi si sono tenuti incontri da remoto fra le rispettive strutture e tecnici dai quali sono emerse opportunità di condivisione nei seguenti ambiti: Smart cities e Smart regions; sostenibilità, Agenda 2030 e Big Data in ambito trasporti, energia, salute, automotive; cambiamento climatico e relativa legislazione; ricerca e innovazione.
Le due regioni, insieme alla Baviera, sui temi della sostenibilità lavorano insieme in particolare su temi come: variazioni climatiche, conservazione del suolo, qualità e quantità delle acque sotterranee, estensione dei rischi naturali, divulgazione delle conoscenze geologiche. Oltre a essere impegnate nel rafforzare il ruolo dei Sistemi informativi per la gestione dei dati geo-ambientali e l’elaborazione delle carte tematiche, soprattutto le carte del rischio e della pericolosità geo-ambientale.
I contenuti dell’Intesa
L’intesa siglata dai presidenti Bonaccini e Aragonès i Garcia rafforza tutte le collaborazioni in essere e prevede una sinergia di sistema in numerosi campi, col tratto comune del ricorso a digitale e nuove tecnologie. Fra questi: condividere l’eccellenza reciproca nel campo dell’innovazione; azioni congiunte per l’utilizzo di Big Data e intelligenza artificiale, anche per la trasformazione digitale della Pubblica amministrazione locale e la gestione del mercato unico digitale; sperimentazione di approcci innovativi di governance multilivello per l’elaborazione delle politiche con particolare riferimento alle nuove Strategie di specializzazione Smart; promozione di iniziative congiunte nel campo della formazione avanzata di funzionari pubblici, Università e ricerca scientifica in relazione all’orientamento del business e alle strategie di specializzazione intelligente. Ancora: collaborazione tra i rispettivi Atenei; avvio di progetti comuni nel campo della crescita blu e dell’economia del mare, dei cambiamenti climatici e dell’attuazione dell’Agenda 2030 nell’ambito dei programmi territoriali mediterranei; collaborazione nel settore sanitario e in particolare sull’analisi dei dati per l’innovazione e la ricerca sanitaria, sanità elettronica, cure primarie, resistenza antimicrobica e salute di genere.
Collaborazione istituzionale rafforzata anche all’interno delle reti e dei progetti internazionali di cooperazione nel Mediterraneo di cui le due Regioni sono partner, come la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (Crpm) e il programma West Med, e nell’ambito del gruppo di coordinamento della rete Vanguard che riunisce le trenta Regioni più avanzate d’Europa con il proposito di contribuire alla rivitalizzazione dell’industria europea.
L’Accordo tra Comune di Bologna e Barcellona
Sempre oggi nel Municipio della Capitale catalana, la firma dell’Accordo triennale tra il Comune di Bologna e quello di Barcellona sul ‘gemello digitale’ siglato dai sindaci Matteo Lepore e Ada Colau, preceduto da un incontro a tre con il presidente Bonaccini. Accordo che è stato sottoscritto anche da Francesco Ubertini, presidente del Cineca e di Ifab, la Fondazione internazionale Big Data, intelligenza artificiale e sviluppo umano voluta dalla Regione Emilia-Romagna, dall’Università di Bologna e dal Barcelona Supercomputing Center.
Bologna e Barcellona vogliono con questo Patto promuovere un modello di processo decisionale e di politica pubblica basato su sperimentazione, dati concreti e valutazioni di impatto, in particolare nei settori della mobilità urbana, delle politiche energetiche e urbanistiche, e della riduzione delle emissioni di gas serra. Le due città si impegnano inoltre a collaborare per la costruzione e lo sviluppo di gemelli digitali urbani che contribuiscano in particolare al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica definiti nella missione “Clima-neutral and smart cities”.
L’accordo punta inoltre ad attrarre risorse economiche nelle due città attraverso la partecipazione a programmi di finanziamento europei e nazionali, per rafforzare lo sviluppo del progetto dei gemelli urbani digitali e posizionare Barcellona e Bologna come punti di riferimento nel campo della governance digitale urbana e, in particolare, nell’area dei gemelli digitali.
A partire da questo accordo l’obiettivo è promuovere una rete europea di città con gemelli digitali e favorire lo sviluppo di una infrastruttura digitale europea per le politiche urbane.
“Il rapporto tra Bologna e Barcellona si rafforza ulteriormente- afferma il sindaco Lepore-. Dopo la missione di inizio aprile in occasione della quale avevamo sottoscritto un accordo strategico per rafforzare il dialogo tra le due città e tra le comunità sulla transizione ecologica, lo sviluppo digitale, l’inclusione sociale dei nostri cittadini e la democrazia, oggi entriamo in una fase di operativa maggiore con un accordo specifico sui ‘gemelli digitali’ delle due città. Attraverso questo accordo le due città si pongono anche l’obiettivo di creare occupazione ed innovazione industriale grazie alle sinergie tra pubblico e privato nell’utilizzo del supercomputing. Per Bologna questo accordo è uno dei primi importanti passi della città della conoscenza”.
“La Data Valley emiliano-romagnola è il risultato di una strategia di lungo periodo che aggrega istituzioni, enti di ricerca, atenei, enti di formazione e imprese. Oggi, questa infrastruttura fatta da risorse di calcolo all’avanguardia nel mondo e da un bacino di competenze altamente qualificate, è asset strategico per la competitività del nostro Paese e consente alla Regione Emilia-Romagna e alla Città di Bologna di partecipare a progetti di innovazione tecnologica a livello internazionale -dichiara il presidente di Cineca e di Ifab, Francesco Ubertini-. L’accordo siglato con la Generalità della Catalogna, infatti, prevede la collaborazione nell’ambito dei big data per aiutare la Pubblica amministrazione a fornire servizi sempre più efficienti ed hhy ancora più efficace nel sostegno alle imprese del territorio. Oggi, in una società che potremmo definire data-driven, essere in grado di estrarre valore dai dati sarà sempre più l’elemento chiave per vincere le sfide del futuro”.
Gli incontri col Governo catalano
Durante la missione istituzionale, il presidente Bonaccini, insieme all’assessora regionale a Scuola, Università e Agenda digitale, Paola Salomoni, ha avuto numerosi incontri con esponenti del Governo catalano: Jordi Pugneró, vicepresidente e ministro delle Politiche digitali e del Territorio; Jaume Giró, ministra dell’Economia, e Gemma Geis, ministra della Ricerca e dell’Università; Victòria Alsina, ministro degli Affari esteri e del Governo aperto.
Oltre alle visite al Barcelona Supercomputing Center (BSC), con la presentazione del complesso da parte di Josep M. Martorell, direttore associato del BSC, e di Fabrizio Gagliardi, Senior strategy advisor, e al CIDAI, il Center for Innovation for Data Tech and Artificial Intelligence.
Alla firma dell’Accordo col presidente Aragonès i Garcia era presente anche Emanuele Manzitti, Console generale d’Italia a Barcellona.