Di Augusto Mattioli
SIENA. I vigili urbani del Comune di Siena sono intervenuti nel parcheggio della stazione, in cui vive da giorni, in palesi difficoltà, un gruppo di circa 60 stranieri pakistani e afghani in attesa di regolarizzare la loro posizione. Gli stranieri hanno richiesto alla questura di Siena documenti temporanei che gli permetterebbero di avere un luogo decente dove passare la notte e di poter lavorare.
Gli spazi adibiti a dormitorio notturno, sono stati chiusi da due strisce bianche e rosse, sul suolo coperte e giacigli per passare le notte affastellati da una parte. Si chiedono i volontari, che ci hanno segnalato l’operazione e che in questo periodo hanno aiutato questi giovani stranieri, se sia questo il solo risultato della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. La situazione pare ancora in stallo. Una soluzione chiara, certo provvisoria, non sembra ancora esserci per cercare di far vivere meglio queste persone di fatto in una situazione di difficoltà forte e di incertezza. Non vanno trattati come animali. Anzi, questi ultimi vengono trattati con maggiore attenzione, magari, come abbiamo potuto leggere sui social, da chi pensa che questi profughi danneggino il “decoro” di questa città.
Per intanto quindi gli stranieri continueranno a stare di notte alla stazione, saltando la sottile striscia di plastica, piccolo ostacolo certo per gente arrivata a piedi dai propri Paesi. E lì che in settimana aspetteranno la visita del cardinale Lojudice, con il quale i volontari, che fino ad oggi hanno assicurato loro assistenza, si incontreranno in forma privata. Sperando che, nel frattempo, qualcuno trovi una soluzione magari in una scuola non utilizzata o in qualche struttura di buone dimensioni “abbandonata” e magari dotata di bagni e stanze.