La revisione del reddito di cittadinanza e del bonus cultura per i 18enni, la mini-proroga del superbonus, gli interventi contro il caro-energia e le multe per chi rifiuta i pagamenti con i Pos. Dopo circa 7 giorni di false partenze, rinvii e attese la commissione Bilancio in una lunga maratona andata avanti fino al mattino ha approvato la manovra 2023 e dato mandato ai relatori. Il provvedimento approderà in Aula a Montecitorio domani mattina alle 8, mentre il voto di fiducia è previsto per venerdì in mattinata. Ecco le novità sulla base dei principali emendamenti approvati.
Reddito cittadinanza – Si perderà il beneficio del reddito di cittadinanza se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata ‘congrua’, laddove, per congruo, si considerava la proposta di un’occupazione che fosse compatibile con le proprie capacità e competenze, che prevedesse una retribuzione superiore del 20% rispetto all’assegno e che si svolgesse a una distanza entro 80 km dalla residenza o raggiungibile entro 100 minuti con il trasporto pubblico. Un emendamento approvato sopprime il termine ‘congruo’ dalla normativa, un aggettivo che permetteva di rifiutare la prima offerta non compatibile con i criteri definiti nella legge, possibilità che poi decadeva dalla seconda offerta. Con la modifica, invece, la prima proposta potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità, ma se non accettata porterà al termine della percezione del reddito di cittadinanza.