Maggio Musicale Fiorentino, Slc Cgil e Fistel Cisl: “Diamo mandato ai legali di valutare le condizioni per procedere ad una azione di responsabilità e di richiesta di risarcimento del danno che i lavoratori dovessero subire”
Firenze, 29-6-2023 – Una cosa certa della crisi del Maggio Musicale Fiorentino è che il tempo sta trascorrendo e ancora non è dato sapere se le Istituzioni preposte agiranno davvero perché si scongiuri la chiusura del nostro Teatro e la cassa integrazione per i suoi dipendenti.
Da mesi, chi scrive ha richiesto e auspicato cooperazione tra Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Firenze. E da mesi, tutti noi, abbiamo potuto apprezzare le innumerevoli dichiarazioni volte alla tutela dei lavoratori del Maggio, alla necessità e alla volontà di non fare pagare a questi gli effetti di un disastro economico, causato da una gestione più che discutibile delle risorse. I pronunciamenti positivi non sono mancati.
Ma oggi, subito perché non c’è tempo, occorre capire se al centro dell’azione si sta onestamente ponendo la sopravvivenza di una importante Istituzione culturale, di un bene comune e di chi in questa lavora oppure se il vero protagonista é lo scontro politico/istituzionale con annessa la guerra e il rimpallo delle responsabilità.
Non vogliamo credere che non si trovi una soluzione chiaramente possibile per ragioni “altre”.
Al momento, però, l’unica cosa certa è che l’annunciato tavolo istituzionale, necessario per il “salvataggio” del Teatro, non pare essere stato nemmeno convocato.
E allora è necessario ricordare che la crisi del Maggio non è stata causata da un evento improvviso ed inevitabile. Si poteva evitare e ciò è vero quanto è certo il fatto che chi scrive, almeno dal 2021 ha espresso perplessità, critiche e richiesto delucidazioni formali rispetto ad una gestione economica che appariva non idonea. Chi scrive lo ha fatto ripetutamente e formalmente ma senza avere mai riscontro.
Ecco dunque che oggi è inevitabile porsi alcune domande quali: il dissesto economico del Maggio é stato colposo? I danni economici che i dipendenti del Teatro subiranno, se si dovesse ricorrere alla cassa integrazione, costituiscono un fatale, per quanto grave, incidente di percorso o sono imputabili per colpa a precisi protagonisti del governo della Fondazione che perciò ne devono rispondere?
Chi scrive, in virtù del dovere di tutelare i lavoratori che rappresenta, oggi non può ignorare simili quesiti e perciò ritiene di dovere dare mandato ai propri legali perché si valutino le condizioni per procedere ad una azione di responsabilità e di richiesta di risarcimento del danno che i lavoratori dovessero subire.
Come abbiamo detto non c’è tempo da sprecare ma ce n’è ancora per evitare il peggio.
Costringere chi lavora a doversi tutelare per via legale sarebbe profondamente deprecabile.
Firmato: SLC CGIL Area vasta Fi Po Pt, FISTEL CISL
Ufficio Stampa Cgil Toscana e Firenze
Tommaso Galgani cell 3478661659, email tgalgani@tosc.cgil.it
Ufficio Stampa Cisl Toscana e Firenze
Alberto Campaioli cell 3356835529, email alberto.campaioli@cisl.it
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