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Tre fischi del treno segnano l’inizio del minuto di silenzio per commemorare le 85 vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
E come ogni anno qui, al fianco dei familiari delle vittime, per ribadire che non accettiamo alcun tentativo di depistaggio ulteriore, alcun tentativo di riscrivere la storia: questa è stata una strage di matrice neofascista con un intento eversivo. Continuiamo a chiedere la piena verità e giustizia.
C’è un diritto alla verità che non appartiene soltanto, anche se per primi, ai familiari delle vittime, ma appartiene alla nostra Repubblica, a tutta la cittadinanza.
È bello vedere che c’è una forte partecipazione comunitaria: tutta la città di Bologna si stringe ai familiari, ma anche persone che vengono da ogni parte d’Italia per chiedere verità e giustizia. Siamo ancora qui a manifestare tutto il nostro impegno in questa direzione.