Berlino quattordici agosto millenovecentocinquantasei . Bertolt brecht
Sala delle udienze della commissione della Camera 30 ottobre 1947, Bertolt Brecht viene sottoposto ad Inchiesta dal Comitato per le attività antiamericane.
Signor Brecht, vuole per favore dichiarare le sue complete generalità e il suo indirizzo per il verbale? Parli al microfono.
Mi chiamo Bertolt Brecht… abito al numero 34 della 63ª strada ovest di New York. Sono nato ad Augusta, in Germania, il 10 febbraio 1898.
Noi stiamo cercando per prima cosa di identificarla, signor Brecht. Questo non richiederà molto tempo.
Dovetti lasciare la Germania nel 1933, in febbraio, quando Hitler prese il potere. Andandi in Danimarca, ma quando la guerra parve imminente, nel 1939, dovetti partire per Stoccolma, in Svezia. Rimasi là un anno, e poi Hitler invase la Norvegia e la Danimarca e io dovetti lasciare la Svezia e me ne dovetti andare in Finlandia, ove attesi il mio visto per gli Stati Uniti.
Qual è la sua occupazione signor Brecht?
Sono drammaturgo e poeta a Dove lavora attualmente?
Sono disoccupato.
Non ha mai lavorato nell’industria del cinema?
Sì io Sì. Ho venduto un racconto ad una casa di Hollywood. Anche i boia muoiono, ma non ho scritto la sceneggiatura. Non sono uno sceneggiatore di professione.
Signor Brecht è vero che lei ha scritto un gran numero di poesie drammi e altri testi molto rivoluzionari?
Ho scritto un gran numero di poesie, canzoni, e drammi contro Hitler, e naturalmente essi possono essere considerati rivoluzionari perché, naturalmente, avevano come scopo il rovesciamento di quel Governo.
Berlino 14 agosto 1956: muore Bertolt Brecht. Riformatore contestatore amava scrivere, spesso in piedi, col sigaro acceso, utilizzando tutti i mezzi possibili della scena, dalla fotografia al cartello, dall’esempio didattico alla sperimentazione, rappresentando con cruda efficacia e schietta poesia l’alienazione moderna, la disumanizzazione e personalizzazione dell’uomo stritolato nell’ingranaggio della società.