Stop Usa all’invio di armi a Israele contro l’offensiva a Rafah. Ad spiegare che gli Stati Uniti “stanno attualmente rivedendo alcuni degli invii di aiuti militari a breve termine” a Tel Aviv “nel contesto degli eventi che si stanno sviluppando a Rafah” è stato il segretario alla Difesa, Lioyd Austin, in un’audizione al Congresso, dopo che fonti dell’amministrazione Biden hanno confermato che è stato bloccato l’invio delle bombe più potenti, nel timore che venissero usate per l’offensiva a Rafah.
“Siamo stati chiari sin dall’inizio nel dire che Israele non doveva lanciare un’ampia offensiva contro Rafah senza tenere in conto e proteggere i civili”.
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Di Mersiha Gadzo , Usaid Siddiqui e Ali Harb
Pubblicato l’8 maggio 2024
8 maggio 2024
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Il più grande ospedale di Rafah, al-Najjar, ha cessato le operazioni e alle rimanenti strutture sanitarie della città restano solo tre giorni di carburante, afferma l’OMS, che ha chiesto la riapertura dei valichi di frontiera di Gaza.
Migliaia di persone si stanno riversando nel centro di Gaza, principalmente nella città di Deir el-Balah, dopo la presa da parte di Israele del vitale valico di Rafah al confine con l’Egitto.
Un’invasione su vasta scala di Rafah da parte delle forze israeliane sarebbe “un errore strategico, una calamità politica e un incubo umanitario”, avverte il segretario generale delle Nazioni Unite .
“Ogni giorno in cui le autorità israeliane bloccano gli aiuti salvavita, sempre più palestinesi rischiano di morire”, afferma Human Rights Watch.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu afferma che la proposta di cessate il fuoco accettata da Hamas “è molto inferiore” alle richieste di Israele, ma una delegazione israeliana è arrivata al Cairo per ulteriori colloqui.
