“Molto lontana dalle richieste fondamentali di Israele”. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è espresso così in dichiarazioni in video sulla proposta di cessate il fuoco che ieri Hamas ha detto di aver accettato per Gaza. “Israele non può accettare una proposta che mette in pericolo la sicurezza dei nostri cittadini e il futuro del nostro Paese”, ha insistito Netanyahu, ribandendo che “Israele non consentirà a Hamas di ripristinare il suo dominio malvagio sulla Striscia di Gaza”. Israele, ha incalzato, non permetterà al gruppo di “ripristinare le sue capacità militari per continuare a lavorare per la nostra distruzione”.
Israele ha preso il controllo del valico di Rafah. L’esercito di Tel Aviv ha diffuso sui propri canali il filmato che mostra i carri armati che entrano nel lato palestinese del varco. I militari hanno sostituito le bandiere palestinesi con quelle di Israele. “Nell’operazione sono stati uccisi 20 miliziani e localizzati tre importanti tunnel”, fanno sapere le forze armate israeliane.
fuoco concordata da Hamas “è molto inferiore” alle richieste di Israele, ma una delegazione è arrivata al Cairo per ulteriori colloqui.
Il sequestro e la chiusura da parte di Israele del valico di Rafah a Gaza solleva preoccupazioni sul fatto che le già scarse forniture saranno ulteriormente esaurite e porteranno a un disastro “catastrofico”.Il capo delle Nazioni Unite Guterres continua a lanciare un appello per il cessate il fuoco
La corrispondente di Al Jazeera Kristen Saloomey ha affermato che il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto un cessate il fuoco immediato tre volte in meno di 24 ore, facendo appello agli alleati di Israele affinché utilizzino qualsiasi influenza abbiano per impedire che l’invasione di Rafah continui.
“È interessante notare che le Nazioni Unite hanno rifiutato di assistere qualsiasi evacuazione degli sfollati di Rafah in un’altra area, per consentire un’operazione militare di questo tipo”, ha affermato Saloomey.
“L’ONU ha affermato che ci sono troppe persone a Rafah, che spostarle sarebbe troppo pericoloso e che non esiste un posto sicuro dove possano andare, dato che le aree verso cui vengono indirizzati sono già sovraffollate e prive di acqua e servizi igienici. e altri elementi essenziali di cui le persone avrebbero bisogno.